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L'insoddisfazione degli appassionati umbri deriva soprattutto dalla mancata impostazione della mobilità fra le regioni dell'Italia centrale
caccia

Federcaccia Umbra appare particolarmente critica sul nuovo calendario venatorio proposto dalla Regione.
L’associazione di cacciatori probabilmente sarebbe stata pronta a qualche sacrificio in più se si fosse concretizzata una situazione tale da realizzare “ un Blocco Centrale” tra Regioni tale da poter influire sulla politica venatoria nazionale. Le 6 regioni del centro Italia, infatti, da sole rappresentano circa il 50% dei cacciatori italiani.
Il mezzo per ottenere questo risultato era stato individuato in un calendario venatorio condiviso tra le regioni dell’Italia centrale e una nuova impostazione della mobilità tra le regioni aderenti al progetto.
Ora, invece Federcaccia rileva che allo stato attuale non si ha alcuna novità su un’eventuale mobilità diversa ed innovativa rispetto al passato. Ed allora anche le altre questioni prendono maggiore rilevanza. Non viene “digerita”:l’esclusione della quaglia fra le specie cacciabili sin dai giorni di pre-apertura, la chiusura della lepre alla seconda domenica di dicembre anziché al 16 dicembre, l’inizio del periodo di addestramento dei cani il 19 agosto invece del 16 e, non ultima, la possibilità di cacciare nelle aziende agri turistico venatorie la selvaggina stanziale sin dal primo settembre Inoltre Federcaccia Umbra sottolinea che, anche in questo calendario venatorio, non sono stati rivisti gli orari che, in alcuni periodi, permettono di iniziare l’attività venatoria con il buio: ciò incrementa i rischi legati all’utilizzo delle armi da fuoco in condizioni di precaria visibilità e, soprattutto, alcune pratiche di bracconaggio come l’appostamento alla beccaccia o la caccia agli acquatici di notte.
I cacciatori chiedono, inoltre, che nelle giornate di pre-apertura da appostamento, sia consentito l’uso del cane da riporto, come previsto nel mese di gennaio quando è consentita la caccia solamente da appostamento fisso o temporaneo, e anche che il nuovo tesserino in corso di adozione risulti chiaro nella predisposizione e soprattutto di semplice compilazione
Un’ultima riflessione sulle cacce in deroga, quanto riguarda lo storno ed il passero. Federcaccia Umbra ritiene quindi plausibile la richiesta di inserire tali specie fra quelle prelevabili sin dai giorni di pre-apertura, anche in considerazione che le colture (vigne) sono largamente in anticipo.

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