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Un timido progetto della Provincia, mentre la grande industria investe grosse risorse su un "affare sicuro"
photovoltaic

L’Istituto agrario di Todi avrà un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Il relativo progetto è stato approvato dalla Giunta provinciale di Perugia. L’intervento interesserà anche: l’ Itas “Bruno” e l’ Itis “Volta” di Perugia, e l’Itis “Campani” di Spoleto. Ciò come prima risposta al documento che è stato approvato, dal consiglio provinciale all’unanimità con 25 voti favorevoli, e con cui si impegna la Giunta a “convocare un Consiglio provinciale aperto” sui temi del risparmio energetico ed “elaborare un piano operativo organico che recepisca l’insieme delle istanze ……e ne ipotizzi la traduzione in atti concreti”.
Nel corso della discussione Giulio Cozzari, presidente della giunta aveva affernato “La Provincia di Perugia sta lavorando per una proposta concreta che riguarda il fotovoltaico. Per l’energia l’Ente spende ogni anno 2 milioni di euro, ma per realizzare impianti fotovoltaici in tutti gli edifici scolastici ne occorrerebbero 6 milioni e noi non ce lo possiamo permettere”.
Investimenti notevoli se li può permettere l’industria, anche nella prospettiva che il fotovoltaico è un investimento che nell’arco di 30 anni consente di avere guadagni netti almeno tre volte superiori. Ha una potenza di 875 chilowatt, in grado di produrre elettricità sufficiente a soddisfare il fabbisogno medio annuo di 450 famiglie, sfruttando l’energia del sole l’impianto fotovoltaico realizzato dalla società Terni energia nella zona industriale di Maratta, alla periferia della città di Terni. Il secondo d’Italia per quantità di energia prodotta. L’impianto, costato quattro milioni e mezzo di euro, è formato da 208 stringhe che coprono una superficie di 16 mila metri quadrati occupata da apposite pensiline in acciaio zincato a caldo. Sono stati utilizzati 4.160 moduli fotovoltaici ed i lavori, iniziati lo scorso 5 maggio, si sono conclusi il 30 giugno. Questo impianto contribuirà a produrre energia pulita e rinnovabile per una durata stimata di esercizio di almeno 30 anni. Farà diminuire l’emissione di anidride carbonica in atmosfera per circa 800 tonnellate annue.

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