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A Todi il consigliere comunale Giorgi commenta l'annunciata volontà dell'Amministrazione Ruggiano di rivedere l'affidamento del servizio

Dopo l’annuncio dell’Amministrazione Ruggiano di star valutando l’ipotesi di uscita del Comune di Todi dall’ATO per quanto riguarda il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, inizia a svilupparsi il dibattito politico intorno a tale scelta, adottatta peraltro già dalla vicina Deruta.
Ad uscire per primo allo scoperto su una questione dalle molteplici implicazioni (e come tale da tutti considerata spinosa ed affrontata con estrema cautela) è il consigliere comunale Mauro Giorgi, con una posizione del tutto autonoma, da inquadrarsi nella sua recente uscita dai Democratici di sinistra.
Giorgi ha diffuso un comunicato nel quale invita a valutare la questione “con estrema ponderatezza senza cadere in facili entusiasmi dettati dal “cambiamento (…) e con l’obiettivo prioritario della tutela del cittadino sia in termini di risparmio che di salvaguardia dell’ambiente”.
Dopo aver sottolineato che serve un’analisi profonda ed attenta del servizio che è quotidianamente sotto l’osservazione critica dei cittadini, il consigliere comunale, evidenzia che “alla fine può essere che “chi più spende meno spende” e che il risparmio immediato a volte può celare dei disservizi notevoli“.
Nel fare tutte le valutazioni, secondo Giorgi bisognerà “tenere conto anche dei disagi dal punto di vista logistico che potrebbero incontrare i circa 20 dipendenti tuderti della Gesenu“. 
Il comunicato, dopo aver auspicato che l’uscita dall’ATO non sia dettata da soli motivi politici, invita “il centrosinistra, anche a livello regionale, a vigilare affinché dietro a certe prese di posizione non ci sia la volontà di eliminare servizi che funzionano solo perché provengono da amministrazioni precedenti. Va bene invece che l’affidamento di servizi così delicati ed essenziali per i cittadini – conclude Giorgi – siamo messi in concorrenza ma è altrettanto importante che siano dati ad imprese affidabili“.
Resta da capire, man mano che ci si avvicina al Consiglio comunale che avrà all’ordine del giorno la questione, quali saranno le posizioni in grado di prevalere al momento del voto all’interno dell’intero massimo consesso cittadino.
 

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