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Lo minacciano le organizzazioni sindacali se ci saranno altri rinvii sul problema assistenza anziani e non autosufficenti

Le organizzazioni sindacali dell’Umbria sono stufe dei continui rinvii e dei ritardi accumulati dalla Regione nella concertazione. Il malumore si riferisce al mancato esame congiunto della proposta di disegno di legge sull’istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza annunciata dalla Giunta regionale sin dalla conclusione del Forum regionale del welfare del maggio scorso. Una sollecitazione sul tema è venuta anche dal capogruppo di Rifondazione comunista, Stefano Vinti.
Un tema ad oggi interessa direttamente, secondo dati presentati dalla stessa Regione, più di 15 mila persone oltre alle circa 8mila persone disabili comprese tra i 6 e i 64 anni.
Cgil, Cisl e Uil, Spi, Fnp, e Uilp dell’Umbria annunciano che, pertanto, promuoveranno una grande mobilitazione
. Anche il modo con cui si è verificato l’ultimo rinvio è stato ritenuto molto irritante: “Un altro slittamento, l’ennesimo, per altro comunicato all’ultimo istante alla delegazione sindacale unitaria che si era presentata puntuale all’appuntamento del 27 luglio scorso, attendendo inutilmente per oltre mezz’ora.”
Non bastano più le rassicurazioni, espresse in varie occasioni pubbliche, sia dalla Presidente Lorenzetti, sia dai vari assessori, ed i sindacati premono per concretizzare gli impegni assunti dalla regione con due specifici accordi.
Col primo, “il Patto per il benessere degli anziani”, siglato con i sindacati dei pensionati nel giugno del 2006 la Regione si impegnava a realizzare politiche territoriali integrate con particolare riferimento alle persone non autosufficienti. Col secondo, l’ “Accordo sul bilancio regionale 2007” sottoscritto con le confederazioni regionali nello scorso mese di marzo, indicavano alcune priorità tra cui l’istituzione di un Fondo regionale a sostegno delle persone non autosufficienti (finanziato nel 2007 con 7,5 milioni di euro) e l’apertura, entro e non oltre il mese di aprile, di un confronto, al Tavolo tematico del Welfare, per la definizione del “Piano regionale sulla non autosufficienza”, con il compito di regolamentare le modalità di attuazione del Fondo, cosa che, nonostante le varie sollecitazioni, non si è mai realizzata.

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