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Studio compiuto alla Facoltà di Agraria all’Università di Firenze, sugli uliveti toscani, riconduce il problema alle conseguenze del riscaldamento globale
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Vien quasi da ridere, dopo un inverno eccezionalmente piovoso, pensare che la siccità possa essere la causa prima delle strane morie di olivi.
Ma sarebbe così, secondo uno studio compiuto alla Facoltà di Agraria all’Università di Firenze sugli uliveti toscani.

Per i ricercatori, lo stress idrico che subiscono gli ulivi determina la risalita dal terreno del Verticillium Dahliae, un micro fungo presente naturalmente nel terreno che risale attraverso le radici nei vasi legnosi che portano acqua alla pianta, ostruendo il passaggio e facendo essiccare la pianta stessa

Rimedi possibili sono pochi, forse il più praticabile è la pacciamatura delle piante imitando quello che succede naturalmente nei boschi, dove le foglie secche vanno ad accumularsi sul terreno ai piedi dell’albero:

Il problema potrebbe diventare di non poco conto per l’Umbria, regione in cui, mentre in Italia il comparto degli oleifici, con un giro d’affari di quasi 5 miliardi (10% in Umbria) e 158 società di capitali (di cui 10 umbre) è in perdita per oltre 27 milioni, il settore registra un utile di oltre 6 milioni di euro, secondo quanto emerge dall’analisi del Centro studi economico e finanziario Esg89 che, per Il Sole 24 Ore – Impresa & Territori, ha analizzato il mercato

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