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Luisa Todini, originaria di Todi, e Catia Bastioli, originaria di Foligno, designate alla Presidenza, rispettivamente di Poste e Terna
PalazzoChigi

Il governo Renzi ha scelto due donne dell’Umbria per la presidenza di Poste e Terna.

Quest’ultima società che si occupa della gestione della rete elettrica nazionale andrà alla scienziata 57enne, di Foligno, Catia Bastioli.
FORUM COLDIRETTIIl nome della folignate scienziata, con nel suo carnet quasi un centinaio di brevetti base e quasi un migliaio di brevetti internazionali, è associato anche al  Mater-Bi, materiale di origine vegetale usato nel confezionamento di sacchetti completamente biodegradabili per la raccolta rifiuti.
Ma la sua esperienza iniziale fu in Novamont spa, azienda chimica di cui poi è diventata amministratore delegato.

La tuderte Luisa Todini sarà presidente di Poste.
todini_luisaLa Todini è attualmente nel cda della Rai.Inoltre dal 2009 è presidente del Comitato Leonardo e dal 2004 del Foro di Dialogo italo-russo.
E’ inoltre presidente della Todini Finanziaria, della Todini Costruzioni Generali (società facente parte del Gruppo Salini dal 2010), della Ecos Energia e consigliere di amministrazione della Salini Costruttori. Possiede il 100% di Todini Finanziaria Spa e della Domus Etruria Srl (settore agricolo e immobiliare). Attraverso la Todini Finanziaria controlla la Ecos Energia (energie rinnovabili) e la Proxima Srl (immobiliare) e detiene il 22% della Todini costruzioni.
La Todini ha avuto anche una  esperienza politica. E’ stata eletta nel 1994, infatti, a 28 anni, deputata europea per Forza Italia.

Per quanto riguarda gli emolumenti previsti per la nuova Presidente di  Poste Italiane si proporrà, da parte del Governo all’assemblea della società, che il compenso annuo sia fissato nella cifra di 238mila euro annui lordi. Per Terna il Governo non si è ancora espresso sugli emolumenti.

Il Presidente Renzi, nel dare la notizia, ha sottolineato che “Il tetto fissato per le indennità dei Presidenti delle società, che passano in alcuni casi da cifre a molti zeri a 238mila euro annui lordi, costituisce una novità che speriamo si imponga come una best practice per tutta la Pubblica Amministrazione e il segnale di una ritrovata sobrietà di un settore pubblico non più distante dai cittadini.”

 

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