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Si serrano le file, di fronte al minor possibile aiuto pubblico, tra le grandi manifestazioni perugine
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Umbria Jazz 14  si conclude oggi ed è già tempo, oltre che di bilanci, anche di interrogativi per il futuro.
Il festival chiude con una giornata dedicata al jazz italiano, con il convegno sullo stato del jazz tricolore e il tributo a Trovajoli, e alle grandi voci di Al Jarreau e Mario Biondi.
Infine abbinamento sempre vincente tra musica e cibo al Ristorante dell’Arena,alla Bottega del Vino,al ristorante la Taverna e all’Hotel Brufani Palace per gli aperitivi,i brunch e le cene.
Chiusura ma non addio perché Umbria Jazz Winter#22  ci sarà ad Orvieto dal 27 dicembre 2014 al 1 gennaio 2015 e  Umbria Jazz 2015 è prevista a Perugia dal 10 al 19 luglio 2015

La manifestazione ha potuto contare su  oltre 30.000 spettatori paganti per circa 800 mila euro di incasso da biglietti e merchandising e con ciò ha dimostrato che il Jazz non è in crisi.
Ma la cifra suddetta copre solo un terzo delle spese e la prospettiva di un minor sostegno da parte degli enti pubblici spinge ad aguzzare l’ingegno ed a cercare maggiori collaborazioni sul versante privato.

Lo ha detto a chiare note la Presidente dell’Umbria Catiuscia Marini : La Fondazione Umbria Jazz, quindi, dovrà ulteriormente lavorare per il futuro del festival, per “rafforzare la rete dei soggetti non istituzionali – ha affermato la presidente – che oggi sostengono finanziariamente questo evento e cui va sempre il nostro doveroso ringraziamento”.
Va in questa direzione, secondo la presidente Marini, anche il recente accordo di collaborazione tra Umbria Jazz e la società Sedicieventi”.

La partnership, immediatamente operativa, consisterà in primis nella ricerca congiunta di sponsor per sostenere la crescita e continuare ad alimentare il successo dei più grandi eventi umbri che insieme avranno la possibilità di interessare una platea più allargata di possibili investitori privati, mettendo in campo ognuno le rispettive competenze e peculiarità.
Da una parte Umbria Jazz, che con oltre 40 anni di storia prestigiosa, ha dato vita ad un grande brand conosciuto in Italia e all’Estero, e dall’altra, l’Agenzia Sedicieventi che, con la sua innata vivacità e il suo dinamismo, si è saputa distinguere per aver creato nel corso degli ultimi anni dei format innovativi di eventi, nati elaborando anche la ventennale esperienza maturata con Eurochocolate.

Nonostante questa edizione non sia nata sotto i migliori auspici per i capricci meteorologici.
Il primo weekend ha visto l’Arena,i Giardini Carducci e Piazza IV Novembre popolati da pochi “irriducibili” della musica decisi a sfidare i malumori e i capricci celesti.
L’ultimo weekend, riscaldato dal sole tipico di questo periodo, ha visto la gente riversarsi nei luoghi all’aperto per godere della musica e del suo contorno.
I concerti indoor hanno attirato un pubblico numeroso,quello dei fan più esigenti ma anche di coloro pronti ad accogliere le proposte più “fresche”.
Le grandi certezze di Paolo Fresu, John Scofield e Roy Hargrove,la novità degli Snarky Puppy hanno entusiasmato il pubblico del Teatro Morlacchi facendo il tutto esaurito.
La combine” Fiorella Mannoia con Danilo Rea e Fabrizio Bosso, preceduta da Natalie Cole, ha fatto centro coinvolgendo il pubblico dell’Arena Santa Giuliana in una serata memorabile.
Le nuove forme sonore vicine all’elettronica e alle contaminazioni tra i vari generi musicali al Palazzo della Penna hanno interessato un pubblico giovane e non.
La Sala Podiani presso la Galleraia Nazionale dell’Umbria ha accolto un pubblico osannante per l’esibizione del duo Mountain Men.
Non hanno deluso i giganti come Herbie Hancock con Wayne Shorter e il duo Michel  Camilo-Hiromi.
Entusiasmo tra i govani per l’esclusiva italiana dei Roots.

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