Una carta «Trenta anni di terremoti in Italia» è stata progettata e realizzata dal Laboratorio di cartografia digitale e sistemi informativi geografici dell’Ingv sede Irpinia, a cura di R. Moschillo, M. Pignone, C. Nostro
Sono rappresentati nella carta tutti i circa 20 mila terremoti con magnitudo uguale o superiore a 2.5 registrati in Italia dal 1° gennaio 1985 al 30 giugno 2014 dalla Rete sismica nazionale dell’Ingv estratti dal database Iside.
La mappa è stata presentata in occasione del convegno organizzato dall’11 al 12 settembre a San Benedetto del Tronto dal Consiglio nazionale dei geologi e dall’Ordine dei geologi della Regione Marche sul tema «Salvaguardia del territorio e della popolazione dal rischio sismico» (da Ingv) e pubblicata anche dal sito http://blueplanetheart dell’associazione culturale che ha tra i suoi partner l’osservatorio meteo e sismico di Perugia.
I terremoti sono rappresentati con una doppia classificazione: in tre classi di magnitudo (da 2.5 a 4; da 4 a 5; sopra 5) e in quattro classi di profondità con colori diversi (da 0 a 18 km; da 19 a 35 km; da 36 a 100 km; da 101 a 650 km di profondità)
Dalla lettura di questa carta si deduce che negli ultimi trent’anni l’Italia è stata colpita da numerosi importanti terremoti e circa una trentina ha avuto magnitudo pari o superiore a 5.
Questo intervallo di tempo rappresenta comunque uno dei periodi più lunghi della storia sismica del nostro Paese senza un forte terremoto, in quanto l’ultimo è stato quello avvenuto il 23 novembre 1980 in Irpinia e Basilicata, di magnitudo 6.9
Inoltre guardando la carta globalmente si nota che i terremoti avvengono principalmente nella parte superiore della crosta a profondità minori di 18 km.