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Quindici ordinanze di custodia cautelare in corso di esecuzione tra l'Umbria, il Trentino e l'estero per gli sviluppi di una vicenda accaduta nel 2011, collegata anche a diversi arresti avvenuti negli anni scorsi
carabinieri caserma-cc-todi

Dopo indagini avviate nel giugno 2011, dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Todi, con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Perugia e dei Nuclei Investigativi di Perugia e Trento, sono impegnati in una vasta operazione antidroga, che ha portato all’arresto di diversi spacciatori.

L’inizio della vicenda allorquando i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile (NORM) della Compagnia di Todi ricevettero la denuncia di un uomo, residente nel marscianese.
Costui riferì ai militari che il figlio ventenne, studente in Perugia, aveva acquistato a credito dello stupefacente da alcuni stranieri i quali, non vedendosi corrispondere quanto dovuto per l’illecita transazione, non avevano esitato a recarsi presso la loro abitazione chiedendo o meglio estorcendo, con pesanti minacce di violenza fisica, una somma di denaro di diverse centinaia di euro.
L’uomo, preoccupato per le sorti del figlio,  fu costretto a consegnare a due estortori quanto da costoro ingiustamente preteso.

Sulla base di tale denuncia, i Carabinieri avviarono una complessa indagine, risultata particolarmente articolata per l’impegno investigativo e per il numero di soggetti entrati, di volta in volta, nella stessa inchiesta.

Si è così, quindi, avuto modo di far luce su una fitta reste di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed in misura minore di hascisc, gestito, a diversi livelli, prevalentemente da cittadini albanesi che dimoravano in Perugia e che rifornivano numerosissimi assuntori della Provincia.
In particolare, i Carabinieri hanno individuato due tipi di spacciatori: coloro che effettuavano uno spaccio al dettaglio ed altri, invece, di livello superiore che rifornivano gli spacciatori “al minuto”.

Le indagini, come già detto, hanno richiesto un notevole sforzo  e si sono sviluppate attraverso continue attività di osservazione, pedinamenti ed assunzioni di sommarie informazioni da oltre sessanta consumatori di droghe, le cui risultanze hanno trovato riscontro in diversi arresti effettuati in flagranza di reato

Già il 22 luglio 2011, i militari del NORM di Todi, in Perugia, avevano tratto in arresto un albanese (R.V. dopo che lo stesso aveva ceduto due dosi di cocaina.
Tale stupefacente, analizzato presso il Laboratorio Analisi del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, risultò di ottima qualità, avendo un principio attivo dell’84.56%;
il 25 agosto 2011, in Perugia nei pressi della Stazione Ferroviaria S. Anna,  arrestato un altro albanese (S.E.) mentre spacciava cocaina ad un assuntore del posto;
il 20 settembre 2011, in Bastia Umbra, i militari impegnati nelle investigazioni avevano tratto in arresto una coppia di stranieri, l’albanese M. R. e la rumena S.S., trovati in possesso di un involucro contenente circa 25 grammi di cocaina (risultata, a seguito di analisi di laboratorio pura al 68,12%, sufficiente per confezionare 112,93 Dosi Medie);
il 22 ottobre 2011, a Santa Maria degli Angeli, veniva fermato ed arresto l’albanese X.J. dopo aver ceduto una dose di cocaina ad un uomo della zona. La perquisizione nella camera di albergo occupata dal predetto portava al sequestro della somma di 1.240 euro, provento dell’attività di spaccio; 
il 18 novembre 2011,  in Perugia, via Cavallotti, veniva arrestato l’albanese E.M. fermato nel momento in cui cedeva tre dosi ad un camionista. Nella circostanza venivano sequestrati quasi 2.000 euro, provento dell’attività di spaccio; 
il 10 dicembre 2011, a Perugia ed esattamente a Ponte San Giovanni, veniva arrestato l’albanese S.E. mentre svolgeva la sua attività di spaccio. Costui veniva nuovamente arrestato per lo stesso motivo il successivo 7 febbraio;
il 31 dicembre  2011, in Deruta, veniva fermato ed arrestato un giovane italiano che aveva appena acquistato tredici dosi di cocaina, che risultata avere una purezza del 98,27% sufficiente a confezionare 69,46 dosi medie. Tale stupefacente era stato venduto da uno degli albanese indagato nell’inchiesta in disamina;
il 30 gennaio 2012, in Torgiano, veniva arrestato uno straniero trovato in possesso di 12 grammi di cocaina, destinata allo spaccio;
il 1° febbraio 2012, in Perugia, località San Sisto, i Carabinieri arrestavano J.A., mentre spacciava tre dosi, risultate anche queste di ottima qualità, con una purezza  dell’86%.
 
Nel corso delle indagini,  i Carabinieri di Todi hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione sita in Perugia in uso ad alcuni indagati ed in particolare a degli albanesi che rifornivano gli spacciatori al dettaglio.
Tale attività, oltre a consentire il sequestro di una cospicua somma di denaro in contanti (oltre 4.600,00 euro), provento dell’illecita attività connessa al narcotraffico, permetteva di rinvenire una sorta di libro mastro che riportava dettagliatamente la descrizione di singole transazioni riguardanti la vendita di cocaina. Dall’analisi di detta documentazione si potè desumere un giro d’affari che, in solo cinque giornate, era pari a 1.165 grammi di cocaina smerciata, per un controvalore di 33.625,00 euro.

Dalle indagini è quindi emerso il quadro complessivo della banda e così la Procura della Repubblica di Perugia, ritenendo esaustivo i quadro indiziario tracciato dagli investigatori del NORM, ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Perugia l’emissione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di quindici persone, quattrodici albanesi ed un italiano, indiziati a vario titolo dei delitti di estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

La maggior parte degli indagati hanno alle spalle pregiudizi penali, anche specifici, non svolgono alcuna attività lavorativa e taluni sono anche senza fissa dimora.
Dall’analisi del loro modus operandi emerge un grado di professionalità nell’attività di spaccio, tale da far ritenere che vivano esclusivamente con i proventi di tale attività.  

Nella mattinata odierna, a Perugia ed a Trento, sono stati arrestati:
C.G., trentaduenne, cittadino albanese, residente a Corciano;
C.F., ventunenne, cittadino italiano, residente a Corciano;
M.I., trentunenne, cittadino albanese, residente a Perugia;
K.H., venticinquenne, cittadino albanese, residente a Perugia;

Attualmente vengono ricercati sul territorio nazionale ed all’estero altri otto indagati resisi irreperibili.

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