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Una dipendente invalida, componente della Rsu Fai Cisl, licenziata per un post su facebook; la Nestlè ha ribattuto e precisato: procedura iniziata ma ancora nessun licenziamento
perugina

Forse, alla luce della giurisprudenza, quello che è accaduto alla Perugina si dimostrerà un caso di scuola che confermerà l’intolleranza esagerata di alcune imprese nei confronti dei dipendenti scomodi

Alla fabbrica dolciaria, infatti, è stata licenziata una dipendente componente della Rsu Fai Cisl per un post su facebook. La segreteria regionale Cisl, la Fai Cisl nazionale e regionale, le Rsu e i coordinatori nazionali di categoria prendono atto del licenziamento, che mette in discussione la storia delle relazioni sindacali con il gruppo Nestlé.
“Relazioni che sono state gettate al vento – commenta il segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Dario Bruschi- con un atto unilaterale inaccettabile che è giunto come un fulmine a ciel sereno”.

Ad essere stata licenziata per giusta causa ( da verificare da parte della Magistratura)  Marilena Petruccioli, lavoratrice dal 1996, Rsu aziendale e categoria protetta, in quanto nel 1997 ha subito un grave infortunio sul lavoro proprio in Perugina -dove ancora lavorava da precaria- che ha determinato una grave invalidità.

Passata fissa nel 2002, con accordo tra le parti nel quale la lavoratrice rinunciava a qualsiasi tipo di ricorso verso l’azienda, al reparto Baci – Nocciole in una mansione da sempre considerata dal sindacato troppo pensante per le sue condizioni fisiche. A breve, infatti, dovrà sottoporsi ad un ulteriore intervento chirurgico.

“Forse l’azienda –ha aggiunto Bruschi- ha considerato Marilena Petruccioli una Rsu scomoda in quanto ha sempre espresso le proprie idee in maniera chiara e diretta? Il nostro dubbio è che il suo carattere passionale sia mal digerito da qualcuno nello stabilimento della Perugina. Tutti i livelli della federazione, sostenuta dalla Cisl, da oggi sono impegnati per opporsi a sanare legalmente questo clamoroso autogoal Nestlé, che sbandiera codici comportamentali di correttezza e moralità e poi all’oscuro di tutti licenzia una Rsu, soprattutto una lavoratrice con inabilità fisiche”.

Nei prossimi giorni si terranno assemblee, già previste, alla presenza di coordinatori nazionali, nel corso delle quali verrà affrontata anche questa situazione. Il sindacato porterà avanti forme di lotta in difesa e in solidarietà nei confronti della dipendente licenziata.
Intanto la Rsu, unitariamente, esprime forte solidarietà nei confronti della collega licenziata, e oggi, 18 novembre, si riunirà per discutere l’accaduto e comunicare ai lavoratori quello che sta succedendo.

Per le ragioni della Perugina e precisazioni vedi qui

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