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Sono stati già formati alcuni laici rianimatori volontari della frazione di Deruta che interverranno in caso di emergenza
defibrillatore-marsciano

Dopo l’installazione avvenuta a Deruta in prossimità dell’ingresso dell’ufficio tecnico comunale, anche la frazione di Ripabianca avrà il suo sito attrezzato con defibrillatore. Sono stati già formati alcuni laici rianimatori volontari che interverranno in caso di emergenza e che per garantire un adeguato intervento in caso di necessità dovranno restare costantemente addestrati, così come il defibrillatori devono avere una continua manutenzione 

Il Progetto “Deruta città cardioprotetta” consiste essenzialmente nel posizionamento in luoghi pubblici sensibili di defibrillatori semiautomatici e l’addestramento di persone comuni all’uso degli stessi.
Il progetto promosso in collaborazione con Croce Rossa Italiana (Comitato Locale Deruta – Torgiano), medici di medicina generale, Asl, Associazione Cuor di Leone, Lions Deruta, Avis , Istituto Omnicomprensivo “Mameli-Magnini”, per Deruta, Ass. “Prendimi per mano” e altre associazioni del territorio, rientra nella rete coordinata dal sistema di emergenza 118 i cui mezzi dispongono tutti di un equipaggio sanitario con defibrillatore, in modo tale da assicurare un’idonea copertura.

La morte cardiaca improvvisa è una delle maggiori cause di mortalità fra giovani e adulti se non si è in grado di intervenire in pochi minuti (5/6 al massimo, tempo difficilmente realizzabile dal Sistema di Emergenza Medica 118) con una scarica elettrica attraverso l’uso di defibrillatori semiautomatici DAE.
In attesa dell’arrivo dell’ambulanza attraverso l’impegno di “Volontari” o “Laici Rianimatori” addestrati e autorizzati aumenta sensibilmente la percentuale di sopravvivenza delle vittime di arresto cardiaco.

L’obiettivo è quello di popolare il  territorio di un esercito di laici rianimatori pronti, qualora necessario, a mettere in atto le procedure standard del BLSD (BASIC LIFE SUPPORT – DEFIBRILLATION) per tentare di salvare una vita continuando con gli amici della Croce Rossa Italiana a svolgere corsi nelle scuole e nelle aziende private (molti sono gli imprenditori che hanno dotato le proprie aziende di defibrillatori) per sconfiggere la morte per arresto cardiaco e soprattutto negli ambienti sportivi.

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