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Un programma rilevantissimo di iniziative ed aiuti per i prossimi sette anni dotato per l'Umbria di ben 877 Milioni di Euro di finanziamenti pubblici europei, nazionali e regionali.
BC EU Europe Looking Up

Il 12 giugno la Commissione Europea ha formalmente approvato il nuovo Programma di Sviluppo Rurale dell’Umbria 2014-2020.
Un programma rilevantissimo per i prossimi sette anni dotato di ben 877 Milioni di Euro di finanziamenti pubblici europei, nazionali e regionali.

Spesso si associano questi finanziamenti e relativi programmi ad azioni rivolte alla sola agricoltura.
In realtà se la maggior parte delle risorse è dedicata alla competitività e alla sostenibilità ambientale delle produzioni agricole e della filiera agroalimentare è anche vero che una grande attenzione è prestata anche al territorio rurale in termini di sostegno alla rete delle infrastrutture e dei servizi, alla nascita di attività economiche extra agricole e alla promozione .

Il testo della Decisione sul Programma approvato è pubblicato sul sito della Commissione Europea e della Regione. Esso era già condiviso da una ventina di giorni ma le procedure amministrative si sono concluse il 12 giugno scorso.
Il PSR 2014-2020 va ad aggiungersi ai Programmi relativi al Fondo Regionale (FESR) e la Fondo Sociale Europeo (FSE) già approvati da tempo e pone l’Umbria nella condizione condivisa solo da altre 4 regioni Italiane di avere tutta la platea degli strumenti di programmazione comunitaria pronti per l’avvio.

Nel caso del FEASR, il Fondo europeo che cofinanzia il PSR, l’attuazione è già in corso in ragione di Regolamenti Comunitari che prevedono la continuità di alcune azioni agroambientali e la possibilità anche per il sostegno agli investimenti di aumentare gli impegni del Programma 2007 2013 oltre i limiti originari in maniera da realizzare un “overbooking” di iniziative che potranno essere soddisfatte proprio con le risorse della nuova programmazione.
L’Umbria è stata particolarmente attenta e sollecita nella utilizzazione di questa previsione regolamentare mettendo in campo una ampia serie di iniziative che hanno consentito alle imprese di non subire un vuoto di un anno nell’avvio delle misure dovuto ai tempi lunghi della conclusione del processo di approvazione del Programma.

In concreto il Programma di Sviluppo Rurale dell’Umbria 2014-2020 si caratterizza per almeno tre aspetti fondamentali.
In primo luogo rappresenta un Programma di grandi dimensioni finanziarie e complessità di obiettivi che consente di affrontare non solo le tradizionali politiche agricole ma anche quelle per l’Umbria nel suo insieme di territorio fortemente rurale.
In secondo luogo il Programma dell’Umbria dedica all’Innovazione una quantità di risorse più che doppia rispetto alla media delle altre regioni italiane.
Alle risorse della priorità specifica vanno aggiunte quelle per la realizzazione della banda larga che ammontano a più di 36 Milioni di Euro.
Infine le risorse per l’ambiente ammontano a più del 40% del totale con un impatto sulla tutela e la qualificazione delle risorse naturali, la protezione del ambiente e la prevenzione dei cambiamenti climatici di grande rilevanza

“E’ una grande soddisfazione poter cominciare questa legislatura con tutti e tre i programmi comunitari approvati, e quindi con la possibilità di mettere mano immediatamente alla loro attuazione”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in riferimento al via libera definitivo  di  quest’oggi .
“Ciò – ha aggiunto la presidente – consentirà alla nostra regione di beneficiare da subito di finanziamenti, iniziative e progetti di grande contenuto innovativo, a sostegno della ripresa economica dell’Umbria, dell’occupazione e del lavoro, a cominciare dai giovani”

“Sono felice che il sesto programma di sviluppo rurale italiano sia stato approvato”, ha commentato il commissario europeo all’agricoltura, Phil Hogan. “Uno dei punti di forza della nostra idea di sviluppo rurale è che abbiamo fissato una serie di priorità a livello Ue e in questo contesto Stati membri e regioni hanno la flessibilità di progettare i loro programmi in base alla propria situazione”, ha aggiunto Hogan, sottolineando che “in questo caso, l’Umbria ha scelto di porre particolare enfasi su elementi come gestione dell’acqua e banda larga nelle aree rurali”.

Secondo il nuovo programma di sviluppo rurale (PSR), il 90 per cento della popolazione umbra nelle aree rurali beneficerà di nuovi o migliori infrastrutture a banda larga. Nel complesso, il PSR prevede che circa il 42% delle superfici agricole della regione sarà impegnato in iniziative per la gestione delle risorse idriche, quasi il 29% nella gestione del suolo e che oltre il 13% delle superfici agricole e il 5% di quelle forestali adotteranno iniziative a sostegno della biodiversità.
Per potenziare la competitività del settore agricolo e forestale, 1.200 agricoltori otterranno un aiuto per la ristrutturazione o l’ammodernamento delle loro aziende e oltre 400 giovani agricoltori fondi per avviare la propria attività.
L’11% della spesa del nuovo PSR sarà destinato a stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo di conoscenze.
Il PSR Umbria contribuirà, inoltre, all’inclusione sociale e allo sviluppo economico nelle aree rurali portando migliori servizi al 34% della popolazione rurale.

Le risorse allocate alle principali misure sono le seguenti:
– 203 milioni di euro assegnati alla misura 4 (investimenti in immobilizzazioni materiali)
– 175,6 milioni di euro assegnati alla misura 10 (pagamenti agro-climatico ambientali) e misura 11 (agricoltura biologica)
– 103 milioni di euro assegnati alla misura 7 (servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali)
– 97,9 milioni di euro per l’innovazione (misura 16) e il trasferimento delle conoscenze (misure 1 e 2)
– 80 milioni di euro assegnati alla misura 8 (investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività forestale sviluppo delle aziende agricole e delle imprese)
– 63 milioni di euro per le indennità per le zone montane e svantaggiate (misura 13)
– 46,6 milioni di euro per lo sviluppo locale (misura 19)
– 35 milioni di euro per l’avviamento di imprese agricole ed extra agricole (misura 6) di cui 20 milioni per l’insediamento di giovani in agricoltura.
Le restanti risorse sono destinate a sostenere azioni di prevenzione e ripristino per le calamità naturali (18 milioni), sistemi di qualità e la loro promozione (7,2 milioni), indennità per Natura 2000 (8 milioni), benessere animale (5,4 milioni), e pagamenti silvoambientali (5 milioni).

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