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Dal prossimo anno i giovani in uscita dalla scuola media potranno proseguire con un ulteriore biennio presso i centri di formazione professionale il cammino che li porterà ad una qualifica professionale, valida anche come titolo scolastico.
Roma 12/5/2011 Roma, l'ELIS centro di formazione professionale. Foto di Andrea Panegrossi/GMT

La Legge Regionale in vigore in Umbria consente ai ragazzi e ragazze tra i 16 e i 18 anni di accedere ai corsi biennali gratuiti nei Centri di Formazione Professionale.

Il limite di età, la necessità di un bando, il passaggio delle competenze da provincia a regione provoca il fatto del ritardato inizio, per cui le iscrizioni sono ancora aperte, con selezione il 27 novembre:un’opportunità perciò per chi vuole apprendere un mestiere, affiancando le attività di laboratorio ad un serio percorso formativo.

Ma dal prossimo anno ci sarà un importante passo avanti nella normativa regionale  che consentirà  in forma sperimentale e regolata anche ai quindicenni, in uscita dalla scuola media, di poter proseguire con un ulteriore biennio presso i centri di formazione professionale il cammino che li porterà ad una qualifica professionale, valida anche come titolo scolastico.
A breve è attesa la delibera in giunta

Sin dalla campagna di orientamento che le scuole medie del territorio stanno avviando in vista del prossimo anno sarà perciò possibile pensare a questa scelta, paritaria rispetto ai percorsi scolastici dei licei ed istituti. Si tratta di un modo diverso di concepire la propria crescita, privilegiando il saper fare rispetto al solo sapere.
L’intelligenza nelle mani è valore importante: lo riconosce la Buona Scuola promuovendo l’alternanza scuola-lavoro e la nuova Legge sull’Apprendistato, che – sul modello duale – prevede tempi pratici in azienda alternati a momenti formativi.
Le mutate condizioni oggettive delle normative rendono ragionevole il pensare che si debba rimettere mano alla legge regionale, in vista di scelte organiche e razionali, per un percorso di pari dignità. Il Rapporto sul sistema IeFP dell’ISFOL presentato recentemente a Roma ne è una forte conferma.

Consentire perciò dopo la scuola media il percorso dell’IeFP, accanto a quello scolastico degli istituti professionali, potrebbe essere una conseguenza di questa revisione.

Tra gli enti, vanta una tradizione che risale a Don Bosco, autore del primo contratto per gli apprendisti, Il CNOS-Fap (Centro Nazionale Opere Salesiane. Formazione e Aggiornamento Professionale) attivo a Perugia (075-5733882), a Foligno e a Marsciano, con corsi rivolti a meccanici e meccanici d’auto, elettrotecnici, termoidraulici, ristoratori e acconciatori.
Un progetto educativo, un clima di famiglia nello stile di Don Bosco che accoglie la persona e la motiva all’impegno, un’attività ampia di laboratorio, percorsi nelle aziende che assicurano a molti l’inserimento lavorativo già al termine della scuola

E’ un movimento ampio di svolta nel rapporto tra scuola e mondo del lavoro.
Siamo il paese OCSE con il minor numero di giovani che combinano lo studio con esperienze sul lavoro e il secondo peggiore per disoccupazione nella stessa fascia. Un’esperienza significativa nei luoghi di lavoro è decisiva per trasmettere le competenze trasversali necessarie, quali il lavoro in gruppo, la progettazione, comunicazione e competenze di cittadinanza.
Questo vale per ogni tipo di scuola, ma dà rinnovato slancio a chi da sempre rivolge attenzione privilegiata alla concretezza delle attività di laboratorio e all’esperienza lavorativa, insieme alle qualità umane di responsabilità, capacità collaborativa e serietà che l’inserimento lavorativo richiede.

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