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In attesa dell'intervento dei soggetti preposti, due cittadini si sono fatti carico di radunare le gomme sparse tra gli alberi lungo la strada provinciale
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Pneumatici di ogni tipo e dimensioni disseminati in ordine sparso nella pineta di Petroro, in una delle zone più belle del territorio tuderte, a ridosso dell’omonimo borgo fortificato e dell’ex abbazia di Sant’Antimo.

L’area, peraltro di proprietà pubblica, in quanto facente capo all’Etab La Consolazione, è attraversata da un tratto della strada dei “Due Mari” (con tanto di viadotto abbandonato), fatto questo che ha sicuramente facilitato la sua trasformazione in discarica a cielo aperto.

Nonostante il degrado sia visibile al transito veicolare, peraltro piuttosto intenso, e nonostante alcune segnalazioni, le ultime appena due settimane fa, la situazione è rimasta immutata.

Così, domenica mattina, due cittadini particolarmente volenterosi, non nuovi a queste operazioni – Massimo Rocchi Bilancini e Valerio Chiaraluce – si sono recati presso la pineta e l’hanno ripulita dalle gomme di auto, camion e trattori sparse tra gli alberi, accatastandole tutte insieme lungo la provinciale, in prossimità di uno slargo vicino al suddetto viadotto.

Ne è venuto fuori un cumulo impressionante di ben 33 pnenumatici, tra piccoli e grandi, ben in vista da chi passa in auto.

“Avevo già provveduto alcune settimane fa a segnalare al Comune di Todi la presenza del problema – spiega Bilancini – ma non essendo accaduto nulla abbiamo pensato di agevolare il compito di rimozione e smaltimento, inoltrando poi una nuova segnalazione all’apposita mail messa a disposizione dall’Amministrazione, confidando che chi di dovere si attivi tempestivamente”.

La pineta di Petroro, luogo particolarmente pregevole dal punto di vista ambientale e paesaggistico, si caratterizza per la presenza anche di altri rifiuti ed immondizie, problema spesso già in passato oggetto di lamentele da parte di residenti ed operatori turistici della zona.

Non sarebbe male, dunque, se con l’occasione si procedesse ad una radicale opera di ripulitura, alla quale far seguire controlli frequenti e multe pesanti a chi fosse trovato di nuovo a farne una discarica indifferenziata.

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