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In base alle ultime stime Excelsior, nei primi tre mesi del 2016: il "saldo" occupazionale previsto è pari a +380 unità, in netto miglioramento rispetto alle -930 di un anno fa anche se le nuove assunzioni rallentano
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Se le previsioni occupazionali per il primo trimestre del nuovo anno a livello nazionale sono piuttosto positive, non altrettanto lo sono quelle per la nostra provincia.
Meno nuove assunzioni ma attesa variazione positiva dell’occupazione nei primi tre mesi del 2016: il “saldo” occupazionale previsto è infatti pari a +380 unità, in netto miglioramento rispetto alle -930 di un anno fa.

In base alle ultime stime Excelsior – il Sistema informativo per l’occupazione e la formazione realizzato da Unioncamere che ricostruisce annualmente il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese – ha evidenziato il Presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni –  nei primi tre mesi del 2016 nella provincia di Perugia “i nuovi contratti saranno 1.890, l’8% in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Questo andamento tendenziale negativo è il risultato di una diminuzione del 12% delle assunzioni direttamente effettuate dalle imprese e di un aumento del 2% dei contratti atipici.

In termini assoluti, in questo trimestre le assunzioni effettuate dalle imprese saranno pari a 1.230 unità (65% dei contratti totali), mentre i contratti atipici dovrebbero attestarsi a circa 660 unità (35%)”.

Nel dettaglio sono previste 1.890 “entrate” di lavoratori, a fronte di sole 1.510 “uscite” (dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi). Scendendo ancora di più nel dettaglio queste 380 unità positive dovrebbero essere costituite essenzialmente da contratti atipici (+500), cifra erosa dalle 120 unità in meno tra le assunzioni dirette di personale dipendente.
Si deve rilevare, poi, una forte prevalenza dei contratti a termine: 700 assunzioni saranno infatti effettuate con un contratto a tempo determinato, vale a dire il 57% del totale.

Guardando ai vari settori, inoltre, si attende una certa flessione nel comparto commerciale a vantaggio di quello industriale.Un ultimo dato interessante è rappresentato dai lavoratori di alto livello che si prevede saranno assunti: ben 270 tra dirigenti, specialisti e tecnici, per una quota pari al 22% delle assunzioni totali programmate nella provincia, percentuale superiore di un punto sia alla media nazionale sia a quella regionale.

Rispetto allo scorso trimestre, tuttavia, dovrebbero aumentare le difficoltà delle imprese locali nel trovare le figure di cui necessitano: la quota di assunzioni difficili da reperire aumenta dal 14 al 18%.
Anche a livello regionale si registra un incremento, dal 13 al 16%.
Diminuisce, inoltre, la quota di assunzioni rivolte ai giovani, che si attesta al 34% del totale e si riducono anche, in termini relativi, le “opportunità” per le donne, che dovrebbero raggiungere una quota pari al 37% del totale.

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