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Leggo giornalmente il Tam Tam online e da un pò di tempo non vedo più riferimenti in merito alla nascita di un nuovo polo commerciale a Ponterio. Due sono le ipotesi di tale silenzio: è tutto pronto per portare la richiesta di variante al p.r.g. in Consigilo Comunale, quindi sottoporla a votazione e nel caso in cui venisse approvata dare il via alla possibilità di realizzare il nuovo polo commerciale, oppure si è deciso di accantonarla senza dare risposte. Nella mia umiltà conoscendo un pò il modo di pensare dei nostri politici locali e nazionali ritengo che l’ipotesi più plausibile sia la seconda, in modo che possono cadere sempre in piedi. Nel corso delle polemiche sulla scelta fra polo commerciale sì e polo commerciale no ho sentito di tutto e di più e devo dire che coloro i quali si sono schierati per il no variante, pochi a dire la verità anche se fanno tanto rumore, hanno accampato una serie di scuse e motivazioni che danno un grande esempio della fantasia di cui dispongono. Purtroppo però oggi bisogna fare i conti con la realtà di una crisi di cui non si vede la fine e per mettere il piatto in  tavola c’è bisogno di gente che creda in un progetto e soprattutto abbia la disponibilità economica per realizzarlo. Nel caso specifico si parla di un investimento per circa sei milioni di Euro, dove avrebbero modo di lavorare tutte imprese locali ed inoltre, cosa non da poco, si verrebbero a creare decine di posti di lavoro. Senza calcolare le entrate per le casse Comunali che si dice essere quantificate in circa 450.000,00 Euro e questi soldi potrebbero essere usati per completare il progetto di Quartiere di Ponterio, tanto richiesto e sbandierato dai sostenitori del no. Gli unici soggetti che possono avere un interesse reale a schierarsi per il no alla variante in realtà sono tre o quattro esercenti attività commerciali nella zona di Ponterio-Piandiporto, i quali hanno le idee talmente chiare da creare un comitato per il no variante il venerdì sera e scioglierlo il lunedì successivo. Al loro posto invece di fare opposizione a prescindere avrei cercato di ottenere i maggiori vantaggi possibili facendo accordi di collaborazione con le parti in causa per sfruttare al meglio il numero di clienti sempre crescente che usufruisce del Superstore Emi e di conseguenza del nuovo polo commerciale. Ma anche questi signori si sono accodati ai politici di turno che li hanno sfruttati per il loro tornaconto di visibilità e poi lasciati soli. In conclusione vorrei dire che restando così le cose noi da Todi continueremo a spendere parte dei nostri soldi nel polo commerciale di Marsciano e Perugia e che tutti coloro che potrebbero avere una speranza di vedere un loro familiare con uno stipendio, bello o brutto che sia, dovranno aspettare che la fortuna bussi alla loro porta. Quindi cari signori che occupate gli scranni del Consiglio Comunale una volta tanto mettete da parte le vostre ripicche politiche, prendete una decisione e portate a votazione questa richiesta di variante e poi ognuno si assumerà le sue responsabilità per il voto che ha espresso, ma non lasciateci nel limbo della indecisione. Inoltre vorrei lanciare un caloroso invito a tutti coloro che vedono in questo nuovo progetto una opportunità da sostenere a far sentire la loro voce per evitare che la nostra città resti ferma ai blocchi di partenza come già avvenuto in altre occasioni e soprattutto i benefici vadano a vantaggio di altri comuni o regioni. D’altro canto Todi è una città medievale e nella mente di alcuni tale deve restare.

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