Condividi su facebook
Condividi su twitter

Oggi è la Festa del lavoro, è con questo spirito di festa, è con questo sentimento che vogliamo celebrare questa giornata dedicata al lavoro e ai lavoratori. E’ un giorno di festa importante perché ancora una volta vogliamo ricordare che l’art. 1 della nostra Costituzione fa del lavoro un diritto e un fondamento del nostro Stato, recita infatti l’art. 1 che “ l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro “…ma quale lavoro?
E’ indubbio che è fortemente mutato rispetto a 70, 50, 30 anni fa: non è più fortemente manuale, è in larga parte legato ai nuovi strumenti e tecnologie informatiche ma ancora oggi, purtroppo, anzi per certi versi oggi più di ieri, in molti casi il lavoro è un diritto a troppi negato.
In questi lunghi anni di crisi economica è sempre più difficile, soprattutto per le nuove generazioni, avere possibilità certe e rapide di un lavoro stabile ed a tempo indeterminato. Occorre, perciò, a tutti i livelli uno sforzo comune per invertire un andamento economico che solo adesso, e certamente in misura ancora non sufficiente, sembra dare segnali di ripresa; avere avuto ieri dall’Istat notizia che la disoccupazione nel mese di marzo è scesa a livelli che non si registravano dal 2012 è certamente un dato estremamente positivo ed incoraggiante anche a testimonianza che alcune delle misure prese in questi ultimi anni stanno cominciando a dare i frutti sperati. Per dare forza e stabilità alla ripresa economica credo che occorrano anche quelle riforme strutturali che per lunghi decenni sono state promesse ma mai attuate; perciò credo che sia da guardare con favore alla definitiva approvazione della riforma costituzionale che, portando a compimento il superamento del bicameralismo perfetto, permetterà al potere legislativo di essere più celere e tempestivo nella adozione di provvedimenti legislativi anche in materia di lavoro e di mercato del lavoro, cercando di adottare misure che possano facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di tanti nostri giovani e meno giovani che sono alla ricerca di una stabilizzazione lavorativa.
IL nostro 1 Maggio deve rappresentare per tutti noi un momento di impegno e di riflessione, lo dobbiamo nei confronti dei nostri giovani che sono troppo spesso costretti ad emigrare in altri paesi europei per lavoro. Si deve ribadire che il lavoro è un diritto per tutti e che lo deve essere in modo dignitoso e sicuro. Proprio oggi 1 Maggio dobbiamo avere l’onestà di mettere in rilievo il fatto, negativo, che molti centri ed esercizi commerciali anche oggi restano aperti: è una apertura ingiustificata che, tra l’altro, tende a non dare il giusto risalto a questa giornata (come a molte altre giornate festive) mortificando i lavoratori proprio nella giornata a loro dedicata.
Per promuovere occasioni di lavoro si deve promuovere una nuova sensibilità, nuove conoscenze e nuove occasioni di formazione; servono attenzione ed impegno da parte di tutte le componenti istituzionali, economiche e sociali. E’ con questo spirito che celebriamo anche qui a San Venanzo il nostro 1 Maggio.
Buon 1 Maggio a tutti !

 

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter