Condividi su facebook
Condividi su twitter
La primavera - sottolinea Coldiretti - è stata caratterizzata dal ripetersi di eventi estremi che hanno colpito le campagne in piena stagione produttiva con problemi vari
grandine-e-pioggia

In Umbria nella prima decade di giugno è caduta il 98% in più di pioggia rispetto alla media del periodo, con le precipitazioni intense che hanno provocato problemi nelle città e nelle campagne, cui vanno aggiunte quelle violente ed eccezionali di domenica scorsa.

È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’Osservatorio del Ministero delle Politiche Agricole, dalla quale si evidenzia che le abbondanti precipitazioni hanno caratterizzato anche il mese di maggio con il 17% in più.
Dall’inizio del 2016, solo ad aprile risulta un -26,9% di precipitazioni, con gennaio a +37,6% rispetto alla media, febbraio +115,8% e marzo +10,8%.

La primavera – sottolinea Coldiretti – è stata caratterizzata dal ripetersi di eventi estremi che hanno colpito le campagne in piena stagione produttiva con problemi per frutta, verdure e cereali, con allagamenti e anche smottamenti di terreni, come successo lo scorso 12 giugno.

Il repentino capovolgersi del tempo – aggiunge Coldiretti – è una conferma dei cambiamenti climatici in atto, con l’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili – conclude Coldiretti – diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore gestione del rischio.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter