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Tema trattato recentemente da Filippo Orsini, direttore dell'archivio storico comunale di Todi, nell'ultima conferenza organizzata nella piccola frazione del comune di Monte Castello di Vibio in occasione delle iniziative culturali organizzate dall'Associazione Sant'Antonio da Padova.
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Squarci di storia sulla Parrocchia di Doglio, delle sue chiese e dei suoi benefici”. Questo il tema trattato recentemente da Filippo Orsini, direttore dell’archivio storico comunale di Todi, nell’ultima conferenza organizzata nella piccola frazione del comune di Monte Castello di Vibio in occasione delle iniziative culturali organizzate dall’Associazione Sant’Antonio da Padova.

Orsini, attraverso la consultazione dei documenti conservati presso l’Archivio vescovile di Todi ed, in particolare, nelle visite pastorali ed apostoliche, ha tracciato la storia delle antiche chiese presenti nel territorio di Doglio, fra cui: la chiesa di San Salvatore (attuale chiesa parrocchiale), San Biagio, Sant’Angelo di Ginestreto, San Quirico, Santa Maria Monte (presso l’omonima abbazia), Santa Maria della Neve o delle Rotelle, Santa Maria delle Grazie (presso l’attuale cimitero), dei Santi Quattro Coronati, San Giovenale di Rocialesco, Maria Santissima Immacolata in loc. Struginati.

Dalla conferenza è emerso che, in epoca antica, vi era un panorama molto ricco e variegato di edifici di culto all’interno della piccola Parrocchia di Doglio alcuni dei quali possedevano anche dei terreni da cui traevano le rendite per il proprio mantenimento.

Alcune chiese sono tutt’ora esistenti ed in buono stato di conservazione mentre alcune, come ad esempio Santa Maria Monte (antico sito camldolese risalente al XII – XIII secolo), in grave stato di abbandono e non più aperte al pubblico.

L’importanza storica di Santa Maria Monte si deduce anche dal fatto che, nel 1300, la stessa avesse un priore e quattro canonici e che ne godevano il relativo beneficio le persone pontificie palatine addette al servizio dell’ufficio della dataria.

Altre chiese, invece, sono andate completamente distrutte come, ad esempio, la chiesa dei Santi Quattro Coronati (già documentata nel 1348) ubicata lungo la strada fra il paese di Doglio ed il bivio per Todi-Monte Castello di Vibio (attuale via Santi Quattro).
La conferenza si è soffermata poi sulla costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale dedicata a S.Salvatore, edificata nei primi anni del ‘900 sulla base del disegno dell’Ing. Gismondo Chiarini su impulso del parroco dell’epoca don Domenico Mecarelli.

Il nuovo edificio di culto venne costruito ex novo, al centro del paese, previo abbattimento di una piccola casa, vicino alla vecchia chiesa di origine mediovale (oggi trasformata in sala parrocchiale) in quanto già nel 1839 veniva ritenuta “bisognosa di pronto restauro” e divenuta ormai cadente e pericolosa.
Per curarne l’esecuzione venne costituita una Commissione formata da alcuni abitanti del paese: Bravi Pietro, Lipparoni Valerio e Zafferami Ernesto.

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