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Agli over 65 e a tutte le categorie a rischio viene raccomandato di vaccinarsi il prima possibile
vaccinazione

Sebbene alcuni sintomi pseudo-influenzali abbiano già costretto a letto alcuni umbri, è nel mese di dicembre che il vero virus dell’influenza epidemica stagionale inizierà a colpire la popolazione con un picco previsto, come al solito tra metà gennaio e metà febbraio con una coda importante nel mese di marzo.

Nella USL Umbria 1 la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2016/2017, raccomandata ai soggetti di età superiore a 65 anni e quelli a rischio per patologia o per motivi professionali, prenderà il via operativamente nei primi giorni di novembre. Lo comunica il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della USL Umbria1, ricordando ai cittadini che è la vaccinazione è il mezzo disponibile più efficace per prevenire l’influenza, ridurre le complicanze e contenere la circolazione dei virus influenzali. È utile vaccinarsi ogni anno in quanto il virus dell’influenza tende a modificarsi e pertanto la composizione del vaccino viene regolarmente aggiornata. Il vaccino contro l’influenza è gratuito, garantisce una buona protezione ed è assolutamente sicuro.

«Nella nostra Regione – spiega il dottor Massimo Gigli, Responsabile del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della USL Umbria 1 – l’anno scorso il fenomeno della riduzione dell’adesione alla vaccinazione antinfluenzale nella popolazione anziana per fortuna è stato arginato e nella USL Umbria 1 abbiamo avuto un 61% circa di anziani che si sono vaccinati. È una percentuale lontana rispetto all’obiettivo del 75% che pone il Ministero della Salute, ma è nettamente superiore a quanto registrato nella gran parte delle regioni italiane: la media italiana è intorno al 50%. L’influenza determina un elevato impatto sociale economico e sanitario. I decessi collegati direttamente o indirettamente all’influenza, soprattutto in soggetti di età superiore a 65 anni con condizioni croniche di base, si stimano intorno a 8mila in Italia e circa 40mila in Europa. Dobbiamo poi considerare i numerosi ricoveri ospedalieri derivanti dalle complicanze influenzali».

Oltre alle persone ultrasessantacinquenni, la vaccinazione è altamente raccomandata nei soggetti con patologie a rischio (cardiopatie e broncopatie croniche, diabete, linfomi e neoplasie, condizioni di immunodeficienza, epatopatie e nefropatie croniche), nelle donne nel 2°-3° trimestre di gravidanza e nei lavoratori addetti a servizi essenziali di pubblico interesse.

«Quest’anno – aggiunge il dottor Gigli – si prevede che l’influenza, in relazione alle mutazioni virali intervenute, colpirà circa 7 milioni di persone in Italia contro i 5 della passata stagione e in Umbria più di 100 mila persone. La composizione del vaccino trivalente per la stagione 2016-17 conterrà il già conosciuto ceppo A/H1N1 California, una nuova variante di sottotipo A/H3N2 (A/Hong-Kong) e il ceppo B/Brisbane. In relazione al fatto che negli ultimi anni ha circolato in maniera importante anche una seconda variante del virus B, responsabile in particolare dei casi influenzali nei soggetti più giovani, è previsto anche l’utilizzo di un vaccino quadrivalente contenente anche la nuova variante del ceppo B/Phuket. Questo vaccino è da prediligere nei bambini e nei soggetti più giovani, ma può comunque essere tranquillamente somministrato anche nelle persone ultrasessantacinquenni».

Tutte le persone che hanno compiuto 65 anni di età potranno presentarsi direttamente dal proprio Medico di Medicina Generale per essere vaccinati: è sufficiente un’unica dose di vaccino.
La vaccinazione è rivolta, come tutti gli anni, anche alle persone sotto i 65 anni che hanno patologie croniche. I bambini con patologie croniche potranno essere vaccinati presso i Centri di Salute con presentazione della certificazione del pediatra attestante la patologia. Per i bambini dopo i 6 mesi di vita e al di sotto dei 9 anni di età con patologie croniche, mai vaccinati in precedenza, si raccomandano due dosi di vaccino a distanza di almeno 4 settimane. Le donne al 2° o 3° trimestre di gravidanza per le quali è consigliata la vaccinazione antinfluenzale, potranno rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale o  presso i Centri di Salute del loro territorio, con la certificazione medica  attestante la settimana di gestazione.

Anche i contatti familiari di persone ad alto rischio, al fine di tutelare meglio la persona assistita, potranno vaccinarsi dal proprio Medico di Medicina Generale

Per quanto riguarda le persone addette ai Servizi di Primario Interesse (operatori sanitari, forze di polizia, vigili urbani, vigili del fuoco, personale della scuola, veterinari, allevatori) che ne facciano richiesta, la vaccinazione verrà effettuata presso i Medici di Medicina Generale, i Centri di Salute o presso i Servizi Sanitari di riferimento lavorativo.

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