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Sulla situazione dell'erogazione dei contributi 2016 ed i nuovi bandi 2017, c'è stata un'interrogazione in consiglio regionale di Andrea Smacchi all'assessore Chianella
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Nel corso della seduta dell’Aula di Palazzo Cesaroni, dedicata al question time, il consigliere regionale del Partito democratico, Andrea Smacchi, ha chiesto all’assessore Giuseppe Chianella di “capire quali sono le modalità e i tempi previsti per la predisposizione dei bandi relativi agli incentivi all’acquisto della prima casa per le risorse che abbiamo messo nel bilancio 2016”. Smacchi ha spiegato di essere tornato sull’argomento “perché l’ultima volta l’assessore ci comunicava che erano in corso le procedure di liquidazione delle richieste del 2015. Si parlava di circa cento domande per un contributo totale di 2milioni 265 mila euro. Pensavamo che nei primi giorni del 2017 sarebbe stato possibile preparare e fare uscire questi bandi. Così non è avvenuto. Ci sono forti aspettative nella Regione Umbria. Parliamo di circa 850mila euro, quindi circa 30-40 domande perché di fatto i contributi sono in media dai 25 ai 30mila euro. Nel 2017 dovremo tornare a mettere ulteriori risorse per le politiche abitative, dopo che il Governo centrale le ha completamente tagliate”.

Nella risposta l’assessore Giuseppe Chianella ha detto che “non sono stati ancora approvati i bandi 2016 per l’erogazione dei contributi per l’acquisto della prima casa. Nel 2017 i bandi per l’acquisto potranno essere emanati e stiamo sollecitando per le risorse. Pensiamo entro fine febbraio, o al massimo metà marzo, di poter procedere all’assegnazione dei buoni. Lo stanziamento per l’assegnazione dei contributi per l’acquisto prima casa per il 2016 è intervenuto mentre erano ancora in corso le procedure di erogazione dei contributi dei bandi 2015, le cui risorse del bilancio 2015 non erano state impegnate entro la fine dello stesso anno per consentire alla Regione di rispettare il Patto di stabilità. Questo ha comportato che tali risorse confluissero nell’avanzo vincolato. Quindi si è proceduto con la liquidazione degli aventi diritto utilizzando economie precedenti assunte per le stesse finalità. Dopo aver verificato l’impossibilità di rendere disponibili le risorse confluite nell’avanzo vincolato, è stata assunta la decisione di impegnare lo stanziamento per i beneficiari nelle graduatorie definitive”.

Nella sua replica Smacchi ha sottolineato che “i tempi continuano a slittare. Quell’ufficio va potenziato e riorganizzato. Questo è uno dei punti fondamentali per dare risposte sulle politiche abitative. Bene ad aver evitato di bloccare dei finanziamenti facendo sì che le graduatorie esistenti potessero essere completate. Ma nel 2017 dovremo tornare nuove risorse perché le domande sono molte

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