Condividi su facebook
Condividi su twitter
Il movimento che candida a Sindaco Andrea Nulli propone di adottare regolamenti che privilegino gli italiani rispetto agli immigrati
casapopolari1

“Casa popolari, prima gli italiani”, questo il testo dello striscione affisso da CasaPound in zona Torresquadrata di Todi per sollevare la questione dell’assegnazione degli alloggi.
“Anche a Todi ormai – spiega in una nota Andrea Nulli, candidato sindaco per CasaPound – la gran parte delle case popolari viene assegnata a non italiani. Un fatto che suscita in noi, come in tanti tuderti, sgomento e amarezza perché sono i nostri padri e i nostri nonni ad aver pagato con le loro tasse per la costruzione di quegli alloggi”.

“Vediamo con piacere che anche altri stanno iniziando ad occuparsi, seppur in modo a nostro parere fumoso, della questione. Quello che gli altri non dicono e che noi invece sosteniamo da anni e non solo durante il periodo elettorale, e che abbiamo inteso ribadire con fermezza in questa occasione, è che si può e si deve agire subito anche a livello comunale per un’inversione di questa assurda tendenza, anche in considerazione delle tante famiglie tuderti che non possono accedere a quello che sarebbe invece un loro diritto”.
“Sulla questione – continua Nulli –  si può intervenire concretamente non solo intervenendo sui regolamenti regionali, e su questo  per primi – già da molto tempo – abbiamo presentato una specifica proposta di legge per l’Umbria, stabilendo una priorità specifica per gli italiani nell’assegnazione dei punteggi per le graduatorie. Si può anche intervenire direttamente a livello comunale. Ad esempio, come fatto in alcuni comuni italiani ‘virtuosi’ , tra questi Arezzo, chiedendo agli immigrati che fanno richiesta di produrre non una semplice autocertificazione, ma documenti ufficiali dal loro paese d’origine che certifichino che non possiedano immobili nel loro Stato di provenienza. Già solo questa previsione, laddove è stata applicata, ha consentito sostanzialmente di ribaltare le percentuali tra non italiani e italiani a favore dei nostri connazionali, laddove è stata applicata”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter