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Il direttivo della Cooperativa Onda, organizzatrice del festival, ha deciso per ragioni interne di non proseguire oltre con questo progetto
MAG direttivo

Con la mostra personale di Rossella Sblendorio, a luglio 2017, si è chiuso il ciclo di attività legate alla dodicesima edizione di Marsciano Arte Giovani, il festival organizzato dalla Cooperativa Onda, realizzato dal Direttivo di MAG, con il patrocinio e il supporto del Comune di Marsciano e la collaborazione di Soc. Coop. Sistema Museo.
La Cooperativa Onda e il Direttivo di MAG hanno deciso congiuntamente di abbandonare l’organizzazione del festival.  La ragione principale risiede nella particolare situazione che caratterizza la cooperativa: Onda attraversa da qualche mese una fase di trasformazione strutturale, che porterà a un profondo cambiamento dell’assetto della società, e che terminerà solo nel 2018.

La natura profonda di questo cambiamento – dicono dalla Cooperativa Onda – che peraltro in questa sede è inopportuno ancorché inutile specificare, genera una situazione di indeterminatezza rispetto ai futuri assetti societari  che il Consiglio di Amministrazione di Onda ha ritenuto incompatibile con l’organizzazione di un festival complesso e difficile come Marsciano Arte Giovani. Fra l’altro, vale la pena ricordare che se il festival in senso stretto (spettacoli e mostra antologica) copre in genere un mese di attività, la gestione del concorso e dei premi ad esso associati estendono il periodo operativo per l’organizzazione di MAG a quasi un intero anno.
La seconda ragione, sulla quale convergono sia Onda che il Direttivo di MAG, si incentra sulle prospettive future del festival in rapporto alle risorse economiche individuabili e alle aspettative dell’équipe che lo organizza.
In questi ultimi anni MAG è stato finanziato, per circa l’80% della sua spesa totale, da bandi pubblici, su fondi regionali, di cui la Cooperativa Onda è risultata puntualmente assegnataria.

I bandi finanziano attività rivolte ai giovani, da realizzare in genere negli  otto comuni della Media Valle del Tevere, ma mentre negli altri comuni le risorse sono state sempre destinate ad attività laboratoriali (teatro, cortometraggi, aiuto compiti, attività di promozione della cittadinanza attiva ecc.) nel comune di Marsciano, Onda ha preferito utilizzarle per le spese di realizzazione del festival. Il C.d.a. di Onda, però, ha deciso di abbandonare questo meccanismo di finanziamento, perché non più compatibile con le proprie esigenze gestionali: in un periodo di generale crisi economica come quello che stiamo vivendo, ha ritenuto opportuno deliberare che, anche qualora venissero pubblicati, dalla Zona Sociale o da altri enti pubblici, nuovi bandi, la progettualità proposta sarà interamente dedicata ad attività laboratoriali, in ogni territorio in cui si prevede di realizzarle.
Infatti questo tipo di attività produce, da una parte, un incremento del volume di lavoro (i laboratori utilizzano le risorse quasi interamente per spese del personale e quindi a favore degli operatori di Onda, mentre MAG si è sempre basato sull’attività di volontariato del suo Direttivo), dall’altra un incremento delle entrate (dovute alla quota guadagnata su ogni ora-lavoro venduta).
Al contrario, le risorse impiegate per il festival si convertono in spese tecniche (premi e giuria del concorso, spese di allestimento, compensi artisti, attrezzature e permessi ecc.) che incidono negativamente sia sul volume di lavoro della società sia sul suo bilancio economico.

Venendo a mancare la quota di risorse ottenuta attraverso eventuali bandi, in un periodo in cui fra l’altro è sempre più difficile mantenere costante il contributo acquisito tramite sponsor, il festival  si trova di fronte a un futuro ridimensionamento, perché eventuali nuove entrate, pubbliche o private, a nostro avviso non potranno recuperare se non parzialmente la drastica riduzione delle risorse che si andrà a determinare (pari a circa 8.000 euro). Un festival siffatto, considerando che MAG, dal 2012 in poi, ha già subito un ridimensionamento dell’offerta culturale (nel 2010 e 2011 gli eventi hanno coperto 9 giorni, con più di dieci spettacoli a edizione, oltre venti iniziative e un presidente di giuria del peso di Bruno Corà) non rientra più negli orizzonti operativi di Onda e del Direttivo, il cui obiettivo comune era quello di proiettare il festival su scala più ampia, a trascendere quantomeno i confini regionali (mentre questo è avvenuto solo per il concorso, già punto di riferimento importante per tutti i giovani artisti italiani).
Naturalmente con ciò non si vuole sostenere che un festival ridimensionato non abbia senso in assoluto: molto semplicemente non collima più con i nostri obiettivi e prospettive.

Viceversa, ci auguriamo che si possa formare una nuova rete di soggetti che prosegua l’esperienza con rinnovato entusiasmo, magari coinvolgendo nell’organizzazione una base più ampia di giovani  (il Direttivo di MAG aveva comunque bisogno di nuovi apporti e nuove energie), sempre con l’indispensabile supporto dell’amministrazione comunale e la collaborazione dell’ente gestore del Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte.
Per questo ci siamo già resi disponibili con l’amministrazione a fare da “ponte” dal vecchio all’eventuale nuovo assetto, per rendere il più agevole possibile un eventuale passaggio di consegne e mettere a disposizione i preziosi strumenti di cui ci siamo dotati in questi anni (database artisti, siti specializzati in arte contemporanea, elenco associazioni artistiche ecc.).
Fra l’altro, si farebbe ancora in tempo per organizzare MAG a dicembre, così come già avvenuto, con brillanti risultati, nel 2014.
Da ultimo vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno supportato fin dal 2006 e hanno reso possibile questa meravigliosa esperienza: il Comune di Marsciano, tutti coloro che hanno fatto parte del Direttivo di MAG, la rete di soggetti partner e in particolare la Soc. Coop. Sistema Museo, le centinaia di artisti coinvolti, il nostro pubblico sempre numeroso e affezionato”.

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