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Rotture delle condutture in più punti: fra Pian di Porto e Montemolino l'acqua scorre a fiumi da quasi un anno, dove si era già provato a riparare la falla
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Prima o poi qualcuno spiegherà (o indagherà) sulle continue perdite di acqua che si registrano nel territorio di Todi (e non solo) lungo le condutture dell’acquedotto. Le segnalazioni di rotture piccole e grandi non si contano più. E quel che è peggio è che si ripresentano regolari negli stessi luoghi dove a volte si è già intervenuti per una prima riparazione.

Viene da chiedersi quale possa essere il problema, per ripresentarsi così di frequente, visto oltretutto che stiamo spesso parlando di linee realizzate anche in anni recenti, come quella principale che dai pozzi della Pasquarella alimenta, attraversando diversi Comuni, tutto il comprensorio della media valle del Tevere.

Vi sono stati errori di progettazione? La pressione di pompaggio è stata aumentata oltre misura? I materiali con i quali è stato realizzato l’acquedotto non risultato adeguati o conformi? Probabilmente, speriamo, nulla di tutto questo, però l’acqua continua a scorrere a fiumi, incurante di segnalazioni e riparazioni.

Caso limite è quello in località Fontanella, tra Pian di Porto e Montemolino, dove la grande tubatura azzurra, poco dopo aver superato il torrente Rio Bagno, inonda ormai da quasi un anno ettari di terreno, con l’acqua potabile che corre lungo i fossi e torna al Tevere, in modo quasi invisibile se non per le tasche dei cittadini che pagano il servizio.

Della perdita si è interessato a più riprese anche il Comune di Todi, nella persona del vicesindaco Ruspolini. Umbra Acque, dopo numerose sollecitazioni, in estate sembra sia intervenuta, assicurando che era tutto a posto. Peccato che in questi giorni, come dimostra il video inviatoci da un cacciatore, la terra ribolle di nuovo con centinaia se non migliaia di litri di acqua sprecata.

Riusciranno i nostri eroi di Umbra Acque a risolvere il problema prima che arrivi il generale inverno? C’è qualcuno in grado di sare una risposta razionale a queste continue perdite? Oltre che il danno economico, siamo sicuri che tutte queste rotture non finiscano per compromettere anche la qualità dell’acqua erogata?

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