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Il canile-rifugio opera da oltre vent'anni nella frazione di Monticello di Todi: uno spazio in aperta campagna dove i "randagi" attendono una famiglia
cane adottare

Il luogo è bello, in aperta campagna, con una vista mozzafiato su Todi. Gli ospiti – oltre 300 cani in attesa di adozione – non è dato sapere quanto apprezzino. Hanno tanto spazio, sono trattati bene, ma vorrebbero una loro famiglia.

Siamo ad “Animal House”, a Monticello di Todi, un centro cinofilo-canile sanitario nato ormai più di venti anni fa per iniziativa di Roberto Cofani, che tuttora lo gestisce con professionalità e passione.

Operando come canile comprensoriale, in convenzione con molti Comuni umbri, è normale che i nuovi arrivi non manchino. Quelle che latitano sono invece le adozioni, che pur ci sono ma non in numero sufficiente rispetto alle disponibilità.

A volte, ci viene spiegato, chi cerca un cane è prevenuto rispetto ad un “cane randagio”, mentre sono in genere i più affettuosi con i nuovi padroni. Lo sa bene la signora Ileana che proprio in questi giorni ha adottato Nina, una cucciola che viveva da ben tredici anni nel canile di Monticello.

“Un esempio, il suo, da seguire”, commenta Roberto Cofani, che invita quanti siano interessati a prendere un animale in casa a rivolgersi con fiducia al “rifugio”, magari dopo aver dato uno sguardo alla pagina Facebook, dove i nuovi arrivi e le foto-notizie di cani che i proprietari non li possono più tenere sono più che un invito.

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