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Iniziativa di solidarietà e beneficenza, giovedì 26 aprile, a favore dell'associazione per la lotta al retinoblastoma, onlus sostenuta anche dal libro tuderte #Gnomeide
airl onlus gnomeide

Cena di beneficenza, giovedì 26 aprile, nella frazione di San Damiano di Todi, organizzata dalla pro loco presso lo stand della festa del primo maggio, la cui undicesima edizione si terrà con la modalità della sagra (specialità il piccione allo spiedo) a partire dal giorno successivo fino al 6 maggio.
L’iniziativa di solidarietà è al suo secondo anno. Obiettivo stavolta è raccogliere fondi a favore dell’AILR, l’associazione italiana per la lotta al retinoblastoma, alla quale sarà interamente devoluto il ricavato della serata (per prenotare: giontellamarco@gmailcom; 348-2263266).

L’AILR è assurta ad una più ampia attenzione grazie anche a #Gnomeide: salvate le mamme e i papà (Tau editrice), di cui sono autori due tuderti, Sonia Montegiove e Gilberto Santucci, che hanno deciso di devolvere i ricavati del libro all’associazione e di utilizzarlo per accendere la luce su questa rara forma tumorale. Alla serata, oltre a loro, sarà presente Daniele Vita, presidente nazionale dell’AILR, che illustrerà l’attività della onlus nata per iniziativa dei genitori dei bambini in cura presso l’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù, al fine di aiutare i pazienti e le loro famiglie nell’affrontare il cammino terapeutico dei loro piccoli e di supportarli in ogni fase.

Qualche settimana fa, proprio Daniele Vita, in occasione della presentazione di “Gnomeide” a Perugia, ha dato notizia dell’acquisto di una nuova strumentazione messa a disposizione del Bambin Gesù di Roma. Si tratta di un campimetro per il nuovo ambulatorio di oculistica dove i bambini effettuano i controlli post terapici e di follow up. Vita ha sottolineato che oltre all’aiuto economico è altrettanto importante l’attenzione che, anche grazie al libro, si sta accendendo sulla malattia oncologica, perchè finalità dell’associazione è quella di informare e sensibilizzare i genitori affinchè possa diventare routine l’esame oculistico in età infantile per una diagnosi precoce del tumore oculare.

Rispetto a vent’anni fa, ha spiegato Daniele Vita, la prevenzione in materia è comunque aumentata e se oggi molti bambini possono essere curati tempestivamente e i loro occhi salvati, senza ricorrere all’asportazione dell’occhio (o degli occhi) e all’impianto di protesi è proprio grazie all’individuazione in tempo utile della particolare forma tumorale, della sua localizzazione o diffusione al di fuori della retina, che è in realtà il tessuto più comunemente attaccato.
Il retinoblastoma, ha ricordato, si manifesta peraltro con sintomi facili da riscontrare, tra cui un colore bianco nel cerchio centrale dell’occhio (pupilla) come quando si scatta una fotografia con il flash (definito anche “occhio di gatto”), oppure se gli occhi sembrano guardare in direzioni diverse o ancora se le iridi appaiono di colore diverso. E’ importante che i genitori prestino attenzione.

Daniele Vita annuncerà a San Damiano una presentazione di #Gnomeide all’Ospedale Bambin Gesù, alla presenza del primario della struttura di cura e, con ogni probabilità, dell’attrice Maria Grazia Cucinotta, madrina dell’AILR. Sarà l’occasione per raccogliere attraverso la vendita del libro maggiori fondi ma sopratutto per accendere nuova luce sul retinoblastoma e sui progressi terapeutici. “E’ particolarmente bello – sottolinea Vita – che un libro che racconta il mondo visto dagli occhi di due bambini possa essere utile per salvare proprio la vista a loro coetanei meno fortunati”.

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