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L’Associazione umbra auspica invece una maggiore collaborazione tra personale docente, le famiglie, gli allievi e le istituzioni
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L’Avis Regionale dell’Umbria “apprende con ‘stupore’ le dichiarazioni del Ministro Salvini in merito alla possibile “donazione volontaria obbligatoria” per gli studenti maggiorenni ed esprime una netta contrarietà alla sola idea”. 

“Sostiene – invece lil presidente di Avis, Andrea Marchini – una maggiore ed efficace collaborazione, al di là e oltre i protocolli di intesa, con il MIUR (Ministero Istruzione Università e Ricerca) con il Personale docente, le famiglie degli allievi, le Istituzioni per una costante ed efficace formazione e comunicazione sul “dovere civico” del cittadino sano che, esercitando il suo diritto di “donare” parte di se, collabora con il servizio sanitario nazionale per garantire una adeguata ed efficace assistenza ai malati attraverso una donazione anonima, periodica, consapevole e responsabile del proprio sangue o parte di esso”. 

Donare sangue – conclude Marchini – è una scelta di vita ed un progetto di salute: questa scelta in Umbria l’hanno già fatta 32.542 cittadini – soci Avis – che nel 2017 hanno effettuato 39.491 donazioni e in Italia 1.319.379 che nel 2017 hanno effettuato 2.022.122 donazioni

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