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Una serie di eventi sono in programma domenica 27, alle ore 16:00, presso la Chiesa Nova per non dimenticare gli orrori dell'olocausto
giorno memoria massa

Domenica 27 gennaio, per iniziativa dell’Amministrazione comunale di Massa Martana, in collaborazione con la Consulta Giovanile, l’Associazione Culturale ”Pianofort&Voce” e con la partecipazione di allieve e allievi dell’Istituto Comprensivo, celebrerà il “Giorno della Memoria” con un evento in  programma alla Chiesa Nova, a partire dalla 16:00. Sono previsti gli interventi di Gigliola Peppucci, Assessore alle Politiche Sociali;  di Laura Bagli, Presidente della Consulta giovanile; l’intervento conclusivo di Maria Pia Bruscolotti, Sindaco; la presentazione di una installazione, letture e proiezioni a cura degli studenti dell’Istituto Comprensivo. La manifestazione si concluderà con la proiezione di “Viaggio senza ritorno”, il film sull’Olocausto, realizzato da Albero Angela.

Il 27 gennaio del 1945, reparti dell’esercito sovietico raggiunsero il campo di sterminio di Auschwitz, dalla quale i nazisti erano fuggiti da qualche giorno, trascinandosi dietro i prigionieri ancora in grado di camminare. Quel che fu trovato ad Auschwitz svelò al mondo intero il culmine dell’orrore praticato dal nazifascismo, quello che avremmo imparato a chiamare Olocausto: con lo sterminio programmato degli ebrei, degli zingari, degli omosessuali, dei disabili, senza distinzione di sesso e di età. Nel luglio del 2000 il Parlamento italiano con voto pressoché unanime approvò la legge (primo firmatario della proposta l’on. Furio Colombo) che designava il 27 gennaio come “Giorno della memoria”, da celebrare ogni anno in tutto il paese. Cinque anni dopo, il 1° novembre del 2005, l’Assemblea generale dell’ONU proclamò il 27 gennaio “Giorno internazionale della memoria”. Si concretizzava, in questo modo, l’auspicio-monito dello scrittore Primo Levi, uno dei pochi scampati ad Auschwitz: “L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della memoria”. Ricordare, per non dimenticare, per non ricadere in una situazione nella quale la crudeltà, il razzismo, il disprezzo per il diverso, l’indifferenza possano riprecipitare l’umanità nell’abisso di Auschwitz.   

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