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In libreria il nuovo libro di Sonia Montegiove e Gilberto Santucci, una vera e propria guida nata dal confronto di figli, genitori, docenti ed esperti di nuove tecnologie
copertina gnomeide 2

21 contributi, quante le lettere dell’alfabeto, ognuno firmato da un’esperta/o di un aspetto specifico del complesso mondo del web, con associate altrettante schede pratiche per un uso consapevole.
E’ la struttura di #Gnomeide 2: manuale di sopravvivenza ai social network, il nuovo libro di Sonia Montegiove e Gilberto Santucci, reduci dal  successo del loro primo #Gnomeide: salvate le mamme e i papà, uscito un anno fa e che, portandoli in giro per l’Italia, si è dipanato ed evoluto in decine di incontri tra librerie, scuole, studi televisivi, giornali, convegni.

E’ così che la loro storia, nata nel più bello dei modi possibili, ovvero dalle parole dei figli, si è arricchita delle storie di centinaia di genitori, ragazzi e docenti incontrati in queste occasioni e che con le loro esperienze, le loro domande, le loro considerazioni, i loro punti di vista, spesso con le loro paure, hanno ampliato la riflessione e dato vita ad un libro del tutto diverso, seppur intriso della stessa umana simpatia.

“Internet ed i social – scrive nella prefazione il Professor Stefano Epifani, docente di internet e social studies all’Università La Sapienza di Roma – rappresentano tasselli di una realtà sempre più complessa dalla quale non possiamo prescindere. Una realtà che i ragazzi devono imparare a conoscere per non essere vittime degli effetti di un ecosistema sempre più digitalizzato, ma attori e cittadini consapevoli di una società nella quale il digitale dovrà diventare strumento di consapevolezza, conoscenza e benessere“.

Il libro è l’esempio di come curiosità, umiltà e buon senso possano essere utilizzati per insegnare ai propri figli ad essere in Rete consapevolmente, ma ancor di più per capire come farlo in prima persona. “Perché – sostengono gli autori – non possiamo chiedere ai ragazzi qualcosa che noi per primi non sappiamo fare”.

#Gnomeide 2: manuale di sopravvivenza si social network (Tau editrice, pagg. 212) assume il ruolo di archetipico di come si possa sfruttare intelligentemente la Rete per costruire consapevolezza, con una tensione positiva che non trasformi Internet in un mostro da temere ma gli restituisca la sua dimensione strumentale che, in una dinamica trasformativa, agisce sul modo in cui le persone costruiscono le proprie opinioni, comunicano, si relazionano. Riporta Internet ad essere uno strumento che va conosciuto e compreso per essere gestito.

Il libro, in uscita il 22 febbraio, si propone come una confezione di pillole di consapevolezza digitale, con le indicazioni necessarie per muoversi nel groviglio caotico della Rete.
Un libro a più voci per crescere insieme – genitori e figli, insegnanti e studenti – driblando i rischi del web per coglierne solo le opportunità.

Contributi a firma, agili schede ma anche tanti simpatici “vignette”, opera della giovane Agnese d’Ambrogio, altra rivelazione già nel precedente libro, di David Grohmann e di Marco Valcaregni.
I proventi sono destinati, come in passato, all’Associazione italiana per la lotta al Retinoblastoma (AIRL onlus).

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