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Approvato il bilancio preventivo: invariate tutte le altre imposte; l'indebitamento del Comune scende da 31,6 a 26,7 milioni di euro
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La Giunta comunale ha approvato la proposta di bilancio preventivo 2019 che sarà sottoposta entro il mese di marzo all’approvazione del Consiglio comunale. Si tratta di una proposta che determina una situazione di equilibrio di parte corrente, che ne garantisce la sostenibilità e la capacità di continuare ad erogare i servizi offerti alla comunità marscianese.

Le maggiori spese ed i minori introiti sono derivanti in primis dall’obbligo di un crescente accantonamento per il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità che a seguito della mancata modifica, da parte del Governo nazionale, del meccanismo di calcolo porta la cifra delle somme accantonate dal Comune a circa 900.000 euro.

Vanno considerati inoltre altri elementi: minori introiti derivanti dagli oneri di urbanizzazione, a seguito delle varie esenzioni per le ristrutturazioni e della ridotta attività edilizia; la mancata restituzione dei tagli operati dal governo nel 2016, che dovevano essere rimborsati nel 2019; il venir meno di entrate straordinarie non riproducibili nel 2019, e gli oneri di ammortamento dei mutui contratti tra il 2017 ed il 2018.

A seguito di questi fattori (comuni a tutte le municipalità italiane) si è resa necessaria la modifica dell’addizionale Irpef, bloccata a Marsciano da oltre 7 anni, che prevedeva la soglia di esenzione dal pagamento per i redditi complessivi fino a 10.000 euro e poi una applicazione per scaglioni progressivi fino allo 0,8%.

La quasi totalità dei comuni umbri omogenei (sopra i 15.000 abitanti), da ben prima del 2014 (anno dal quale le tariffe locali -TARI a parte – sono state bloccate per legge) già applicava o l’aliquota unica allo 0,8 o uno schema di progressività più nominale che sostanziale.

La giunta ha necessariamente individuato per l’anno 2019 l’aliquota unica dell’addizionale Irpef allo 0,8% proponendo comunque l’innalzamento della soglia di esenzione a 12.000 euro (fra le più alte in Umbria). Questa operazione aumenterà il beneficio dell’esenzione dall’imposta ad altri 800 cittadini. Nel 2019 saranno quindi oltre 5.000 i cittadini esenti dall’addizionale Irpef (il 39,5% del totale). Sugli altri 8.000 graveranno aumenti medi di circa 5 euro al mese.

Questa proposta è stata avanzata per garantire il mantenimento dei tanti servizi essenziali per la comunità ed i cittadini. Dal trasporto scolastico (220 utenti) alle mense (650 utenti); dall’assistenza domiciliare a quella prestata dalle strutture di ricovero per minori, anziani e non autosufficienti (oltre 50 casi); dai contributi per i tablet agli studenti ai libri di testo; dagli insegnanti di sostegno al supporto fornito ai POF delle scuole del nostro territorio; dal wi-fi pubblico (utilizzato al momento da circa 1.500 utenti registrati) agli asili nido (150 bambini); dalla stagione teatrale alle attività promosse dalla Biblioteca e dal Museo dinamico del Laterizio e delle Terrecotte fino alla Scuola comunale di Musica (120 iscritti) e tanti altri servizi di natura sociale, economica e culturale che coinvolgono migliaia di cittadini e di famiglie con un impatto diretto sulla qualità della vita della nostra comunità e che l’Amministrazione non ritiene di dover tagliare né ridimensionare.
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imangono invece ferme tutte le altre imposte, dalla TARI ai vari servizi a domanda individuale (trasporti, mense, nido, ecc.). Nessun aumento neanche per IMU/TASI.

Sulla Tari, oltre ad un ampliamento delle soglie di esenzioni, sarà concesso lo sconto di 50 euro sulla tariffa 2019 per chi userà i composter (circa 900 famiglie) e sono stati avviati molti nuovi servizi (dalla vigilanza ecologica allo spazzamento manuale nei centri storici) che sono il frutto del nuovo servizio di raccolta domiciliare della frazione organica che entro l’anno verrà esteso, con la possibilità del relativo sconto, anche a tutto il capoluogo.

Nei prossimi giorni sia sul tema Tari che sul versante degli investimenti complessivi effettuati in questo mandato amministrativo saranno effettuate comunicazioni più specifiche.

Intanto è possibile anticipare che il debito complessivo del Comune è passato dai 31,6 milioni di euro del 2009 agli attuali 26,7, pur avendo mantenuto un elevato livello di investimenti che per larga parte sono stati finanziati con fondi europei, regionali e statali.

La proposta di Bilancio, già oggetto di incontri con le organizzazioni sindacali, sarà ora sottoposta, dai prossimi giorni, all’attenzione delle commissioni consiliari e poi del Consiglio Comunale per la sua definitiva approvazione.

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