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Giro di vite per l'abusivismo commerciale

Sul fenomeno dell’abusivismo commerciale si è svolta l’audizione,presso la II° Commissione consiliare della regione Umbria, del Comandante regionale della Guardia di Finanza, Generale Maurizio Raponi il quale ha fatto sapere che “il fenomeno più preoccupanteche si registra in tale contesto è quello della contraffazione e cioè -ha spiegato- la produzione e la commercializzazione di merci che recano, illecitamente, un marchio identico ad un marchio registrato”.
Secondo il generale Raponi “quantificare il fenomeno della contraffazione e della pirateria è un’operazione ardua e difficile, se non addirittura impossibile. Sono però possibili -spiega- delle ‘stime’, basate su indagini di natura induttiva. Nel 2003, secondo indagini di alcune associazioni di categoria, il volume d’affari della contraffazione in Italia viene quantificato da 3,5 a 7 miliardi di euro.
Secondo invece le Forze di polizia, in base ai prodotti sequestrati, il tutto viene quantificato in 1,5 miliardi di euro annui. Di questi – puntualizza- il 60% si riferisce a prodotti di abbigliamento e di moda, il resto ad orologeria, beni di consumo, componentistica, audiovisivo, software”. Il Comandante regionale della Guardia di Finanza ha sottolineato che “l’Estremo Oriente è indicato come la fonte principale delle contraffazioni. Si stima che circa il 70 per cento della produzione mondiale di contraffazioni proviene dal sud-est asiatico. La destinazione -evidenzia- è per il 60 per cento l’Unione europea, per il 40 per cento il resto del mondo”.
Riferendosi, poi, alle “aree produttive del territorio nazionale”, il Generale ha detto che esse “sono concentrate nel napoletano, nell’hinterland milanese e nella provincia di Prato (dove ci sono moltissimi cinesi)”. Per la commercializzazione di questi prodotti, Raponi ha evidenziato che avviene tramite due canali. “Il primo -spiega- è costituito da operatori commerciali che, grazie al basso costo, si prestano a venderla nel proprio esercizio a latere da quella originale. Il secondo -aggiunge- è collegato all’impiego di cittadini extracomunitari (particolarmente nordafricani) fortemente presenti su tutto il territorio nazionale”.
Il Generale ha tenuto a sottolineare che “negli ultimi anni, in ambito europeo, la lotta alla contraffazione ed alla pirateria ha avuto di mira principalmente le protezione delle frontiere esterne”.
Per quanto riguarda le normative nazionali, Raponi ha ricordato “le misure a sostegno del settore agricolo e del Made in Italy contenute nella legge Finanziaria del 2004, oltre che del cinema. In quest’ultimo caso la normativa antipirateria audiovisiva italiana è la più severa d’Europa”.
Raponi ha anche commentato che la “nuova normativa sanzionatoria in materia di contraffazione, secondo la quale chi compra oggetti contraffatti rischia una sanzione fino a 10 mila euro”.
Nella sua articolata relazione, il Generale, ha toccato altri settori dove l’abusivismo, anche nella nostra regione è particolarmente reale e cioè “le macellazioni private abusive, le vendite su aree pubbliche, gli agriturismi, i circoli privati”.
Il lavoro delle “Fiamme gialle”, come ha spiegato Raponi, si occuperà nel 2007, accrescendo i controlli già in atto, delle sagre abusive; del catering e della ristorazione privata a pagamento; dell’abusivismo nell’organizzazione di viaggi”.
Tra le altre indicazioni del Comandante umbro delle Fiamme Gialle si è potuto rilevare che, in merito alle merci contraffatte, “l’Umbria è una regione di transito. La merce dei sequestri fin qui effettuati, -ha detto- in moltissimi casi era diretta verso altre regioni italiane”. Tra i controlli che invece verranno rafforzati nel 2007, il generale Raponi ha indicato quelli verso i circoli privati e soprattutto verso le onlus.
In conclusione è stata auspicata da tutti una maggiore collaborazione della Guardia di Finanza con le Istituzioni anche se, come ha sottolineato lo stesso Raponi “il nostro rapporto con la Regione, in altri settori, è gia esistente ed ha prodotto buoni risultati”. Soddisfatto, al termine della seduta, il presidente Franco Tomassoni che a nome di tutti gli altri commissari ha ringraziato il massimo grado regionale delle Fiamme Gialle dicendosi sicuro che “il rapporto con la Guardia di Finanza dovrà trovare sempre più punti di incontro, soprattutto, nel’immediato, proprio per cercare di abbassare il livello dell’abusivismo commerciale. Questo deve avvenire tramite approfondimenti conoscitivi .
E’ importantissima -sostiene- la collaborazione tra chi è chiamato a reprimere gli abusi e chi ha la competenza di normarli”.

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