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Verso un grande archivio della memoria

AAA foto, video amatoriali, pagelle e documenti cercasi: è questo, sintetizzato al massimo, il testo dell’annuncio con il quale il club Acli e il parroco Padre Quinto Tomassi si sono rivolti alle famiglie di Collevalenza, Rosceto, Chioano, Torrececcona, Monticello e Ficareto per sollecitare la messa a disposizione di tutto il materiale idoneo alla creazione di un grande archivio collettivo della memoria di questa parte del territorio tuderte oggi riunito sotto un’unica comunità parrocchiale.
Lo scopo dell’iniziativa, avviata all’inizio dell’anno nuovo, non è limitato ad una catalogazione fine a se stessa (comunque lodevole onde evitare che, con il tempo, delle preziose testimonianze del passato possono disperdersi) ma punta alla realizzazione di una mostra di sicuro richiamo e di altri momenti di riflessione sulle proprie radici sociali e culturali.
L’idea di produrre un “come eravamo” (per arrivare poi anche al “come siamo”) è una vecchia ossessione dell’International club Acli guidato da Renzo Serafini e dal suo alter ego Sante Filippetti, coadiuvati per l’occasione dal dottor Maurizio Brugnetta, la cui passione per la fotografia e per il proprio paese lo ha portato a farsi carico del coordinamento dell’operazione di recupero.
Le foto e ogni altro documento ritenuto interessante possono essere portati presso il “pensatoio” dell’Acli, sito al piano terra della casa parrocchiale, nel pomeriggio del sabato (dalle 15 alle 17) e nella mattina della domenica (dalle 12 alle 13): qui il materiale viene subito acquisito al computer e restituito in tempo reale. Finora sono già state raccolte oltre duecento immagini, una selezione delle quali sono peraltro state proiettate in occasione della recente festa dell’animella, tradizione fra le più sentite a Collevalenza e dintorni.
Le premesse per dare vita a qualcosa di interessante ci sono tutte. E ciò costituisce il miglior augurio per il ben più ambizioso progetto che il club Acli e la parrocchia hanno in animo di regalare alla comunità locale, ovvero un libro sulla storia locale che, in gestazione da tempo, dovrebbe finalmente vedere la luce entro la fine dell’anno.

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