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Quale futuro per il corso del centro cittadino?
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Via Umberto I è una delle strade principali di Marsciano. E’ il fulcro di numerose attività e snodo  essenziale per l’attraversamento del centro storico. Ma sembra una Via in balia di se stessa. Le auto parcheggiano ben oltre il limite delle strisce e spesso si mettono di traverso, quasi dentro ai negozi, impedendo il passaggio ai pedoni. Il manto stradale è rovinato e l’erba comincia a crescere ai lati. Le griglie di recupero dell’acqua piovana sono in parte ostruite. Da quasi vent’anni i commercianti della zona dibattono con i residenti e con il Comune per trovare una soluzione di arredo urbano che preveda anche la ripavimentazione e la ristrutturazione della Via.
A metà degli anni Novanta un progetto degli architetti Presciutti e Cinti proponeva di ridurre la corsia carrabile a 3 metri e mezzo, in modo da lasciare due fasce laterali per i pedoni, abbellite da lampioni, pavimentazioni in laterizio, panchine e fioriere.
Alcuni considerarono l’idea avveniristica, altri finanziariamente insostenibile. Così non se ne fece niente, con il dibattito protrattosi fino ai giorni nostri. I pareri sono discordanti e, come nelle riunioni condominiali, una conciliazione tra le parti è difficile.
Per il vice comandante dei vigili urbani, Giuseppe Bianchi, si potrebbero coniugare le diverse esigenze con una soluzione semplice da realizzare in tempi brevi e con una spesa sostenibile. “Mettendo dei dissuasori ai due lati della strada – spiega – si risolverebbe il problema delle macchine che ostruiscono il passaggio ai pedoni, mettendo in sicurezza la Via. Basterebbe poi risistemare il manto stradale ed abbellire il tutto con fioriere alternate ai dissuasori”. Sulla stessa linea Umberta Bravi, commerciante, “anche se – aggiunge – io vendo articoli pesanti, e per me è essenziale avere sbocchi vicini per il carico e lo scarico delle merci”.
Per Luigi Chiattelli, orefice, non si può andare avanti così: “Basterebbe già che le auto rispettassero le linee tratteggiate sull’asfalto – dice – per garantire un minimo di passaggio pedonale. Sono decenni che non viene più spesa una lira per rimodernare la strada. L’unica illuminazione presente l’abbiamo pagata noi e doveva rappresentare una componente del progetto Presciutti-Cinti. Siamo arrivati che alcuni commercianti preferiscono lasciare la macchina davanti al negozio per avere una parvenza d’ordine e di pulizia all’ingresso dell’attività”.
Silvano Margaritelli, residente, ha idee diverse: “Il guaio – afferma – sono le vetture dei commercianti. L’unica soluzione sarebbe il disco orario e il rispetto dei segnali che ci sono. Non si può impedire la sosta, viste le necessità di carico-scarico merci e il fatto che anche il parcheggio in cima a Via Umberto I, preposto a tale funzione, è sempre invaso da macchine”.
Lanfranco Di Mario, commerciante, è convinto che sia improponibile eliminare i parcheggi nella via senza prima aver realizzato delle aree di sosta nelle immediate vicinanze. “Lo spazio per creare i marciapiedi esiste – sottolinea – e sarebbe bello poter realizzare un progetto del genere, ma non avrebbe senso lasciare il parcheggio solo in Via XX Settembre e in Via Umberto I permettere solo lo scorrimento del traffico”.
Pareri vari, discordanti. Sarebbe ora che le idee venissero messe in fila, per dare finalmente a Marsciano un corso degno di questo nome. 

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