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Riassunto delle ultime elezioni comunali

Il conto alla rovescia verso le urne è iniziato, con la fase dei tatticismi politici che sta volgendo al termine per lasciare il posto alla campagna elettorale vera e propria. In attesa di conoscere (si spera) qualcosa di più sui programmi e sulle squadre che si contenderanno la guida di Todi, siamo andati a rivedere i risultati delle precedenti tornate amministrative comunali.
Nel 2002  si fronteggiarono cinque candidati a sindaco e undici liste. Lo scontro vide prevalere il sindaco uscente Catiuscia Marini con il 63,7% dei consensi contro il 27,4% di Primieri (Forza Italia, An, Udc e Lega), il 5,4% di Budassi (Nuovo Psi) e il 3,5% di Epifani (Msi). I rapporti di forza all’interno del centrosinistra vedevano in testa i Socialisti-Repubblicani (25,8%), seguiti da Ds (24,6%), Margherita (7,9%), Rifondazione (5,7%) e Confederazione della sinistra (1,5%). Sul fronte opposto Alleanza nazionale raccolse l’11,9%, Forza Italia il 10,7%, l’Udc il 3,5% e la Lega lo 0,2%. 
Sono questi i dati da cui si riparte? Assolutamente no. Sia perchè allora c’era in campo la ricandidatura di un sindaco uscente, sia perchè quel quadro è lontano politicamente anni luce. E allora? Vogliano tornare al 1998? Dal primo punto di vista potrebbe anche funzionare, ma dal secondo è pure peggio. All’epoca, in ogni caso, il duello Marini-Alongi si risolse con il 53,9% dei voti contro il 46,1%. L’Ulivo ottenne il 28,4%, i Socialisti-Repubblicani il 16,3% e Rifondazione il 12,9%. Dall’altra parte An toccò il 21,2%, Forza Italia il 14,2% e i Cdu il 7%. Stiamo parlando, come detto, di storia remota, che non ha alcuna possibilità di attualizzazione, viste le tante cose cambiate nel frattempo nell’agone politico.
Da dove si può ripartire? Difficile dirlo. Anche la possibilità di prendere a riferimento le ultime elezioni Politiche (nelle quali Todi è risultata divisa in due) non ha molto senso, sia perchè si tratta di una consultazione diversa che mai in passato ha trovato una corrispondenza con i turni Amministrativi, sia perchè da un anno a questa parte vi sono state ulteriori evoluzioni ed altre se ne annunciano (leggasi partito democratico). Da quindici anni, destino di Todi è di trovarsi elettoralmente “fuori tempo”, con la conseguenza di dover funzionare da laboratorio politico sperimentale, dal quale possono uscire fuori invenzioni importanti ma anche storici fallimenti.

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