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Le denunciano gli abitanti prossimi alla cava utilizzata. Un'impresa della M.V.T. coinvolta nell'inchiesta
rifi

Si fa drammatica la vicenda dei rifiuti tossici che ha interessato anche una azienda di trasporto rifiuti della media valle del Tevere. Bambini e animali con gravi malformazioni congenite, malattie gravi, a volte mortali. Questa è stata la drammatica denuncia di alcune famiglie che abitano nei pressi della cava Solazzi di Carrara di Fano, finita nell’inchiesta della Procura di Pesaro per un giro di smaltimento illecito di rifiuti tossici, che ha portato a misure cautelari per 11 persone, con 130 indagati.
Tra i casi denunciati la nascita di un bambino nel novembre del 2002 (in quel momento la cava veniva usata come discarica da almeno sei mesi) senza le ossa delle gamba sinistra, ora amputata, un braccio più corto e una mano senza un dito. Alla stessa famiglia era nata due mesi prima una capretta con le gambe posteriori senza ossa. Ad una vicina, invece, era accaduto con dei conigli, mentre il marito era morto nel giro di pochi mesi per malattia. E ancora, un’altra famiglia ha denunciato malattie alla tiroide per tutti i componenti del nucleo familiare. Il comitato, che è in lotta da tempo contro la persenza dela cava, vicino alla quale si trovano una scuola elementare e un giardino pubblico dove i bambini giocano davanti ad un laghetto con tracce di scarichi di amianto.

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