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I dati Istat delineano un calo delle vendite dei generi alimentari
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L’Istituto nazionale di statistica ha rilevato, nel mese di gennaio 2007,la diminuzione dello 0,7 per cento delle vendite di prodotti alimentari e dell’aumento dello 0,6 per cento di quelle di prodotti non alimentari.
Il 2006  passerà alle cronache come un vero e proprio anno nero per il pane, che praticamente da sempre è protagonista sulle nostre tavole, il quale ha fatto segnare un calo del 3,6% delle quantità consumate rispetto a un anno prima, assestandosi a quota 989 mila tonnellate (contro 1 milione e 26 mila tonnellate del 2005). Una tendenza che preoccupa non poco gli esperti dell’alimentazione, compresi i nostri panificatori, che per tutta risposta pensano di rilanciare in grande stile i prodotti del comparto, facendo affidamento su qualità e tradizione.
Svetta l’andamento generalmente tutto col segno meno del consumo di pane sfuso (da -5,9% del Sud, al 3,9% del Centro, -2,1 del Nord-Ovest), e la performance altalenante del pane confezionato, che ha archiviato un +22,8% nelle regioni del Nord Est, un -18,5% nel Centro, passando per il +6,4% del Nord Ovest e un -2,8 a Sud.

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