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Riecheggia la richiesta di un "riequilibrio territoriale" con Perugia. Tre provincie, tre asl...tre di tutto.

Approvato il bilancio preventivo 2007 della Provincia di Terni. Hanno votato a favore tutti i Gruppi di maggioranza, mentre l’opposizione ha bocciato la manovra.
Il documento contabile si attesta sui 68,6 milioni di euro, circa 7 milioni in meno rispetto allo scorso anno, derivanti in massima parte da minori trasferimenti statali e regionali e minori alienazioni.
Insieme al bilancio di previsione è stato approvato anche il piano triennale degli investimenti che prevede, tra il 2007 ed il 2009, un programma di interventi per circa 27,5 milioni di euro, con cui si darà seguito a precisi mandati del Consiglio provinciale e a richieste avanzate dalle comunità amministrate. Quest’anno sono previsti interventi per oltre 9 mil €, nel 2008 di oltre 10 mil € e nel 2009 di oltre 8 mil €. I settori su cui si interverrà in maniera più consistente sono quelli della viabilità, dell’edilizia scolastica, del patrimonio, dell’ambiente e dell’impiantistica sportiva.
Illustrando la manovra l’Assessore al “Bilancio” Gianni Pelini ha tenuto a sottolineare che “l’Amministrazione provinciale ternana ha mantenuto inalterata la pressione fiscale, confermando anche l’abolizione della tassa sui passi carrabili, ed ha proceduto ai tagli della spesa.
Nettamente contrario l’intervento del Capogruppo di AN, Mario Montegiove, il quale ha affermato che “ogni cittadino registrerà un aumento di 2,5 € sul prelievo contributivo. La spesa, inoltre, non è poi così virtuosa visto che si sono operati tagli soprattutto sul fronte degli investimenti con un –65% sulle manutenzioni per le strade ed un –25% su interventi sulle opere pubbliche.
Per Roberto Battistoni (PRC) si tratta di “un bilancio che nelle sue linee fondamentali non aumenta tasse né balzelli, anche se si dovrebbe prestare maggiore attenzione alle situazioni economiche e sociali delle famiglie. Nei prossimi bilanci occorre rivedere alcune voci e pensare di più a progetti ed indirizzi qualificanti”.
Non sono mancate, da parte del Vice Presidente del Consiglio provinciale critiche nei confronti degli eccessivi costi della politica, dell’eccessivo numero di Enti di secondo livello, delle spese sostenute per le consulenze.
Favorevole ad un processo di razionalizzazione e riqualificazione degli Enti di 1° e 2° livello anche il Consigliere Danilo Buconi (PDCI) che ha sottolineato la necessità di procedere ad un riequilibrio territoriale tra le due province umbre. “L’Umbria -ha affermato- va divisa in 3 territori, con 3 Ambiti territoriali, 3 ASL, 3 Comunità Montane, 3 Consorzi di Bonifica. Positivo giudizio sulla manovra anche da parte del Capogruppo dello SDI, Marsilio Marinelli. Particolarmente critici gli interventi dei Capigruppo di FI ed UDC, Gabriella Caronna e Paolo Maggiolini nei confronti della Giunta per l’eccessivo ricorso alle consulenze ed alle collaborazioni continue. “Si tratta di una spesa annua -ha detto la Caronna- che si aggira intorno ai 2-3 miliardi delle vecchie lire”.
Le impostazione del bilancio sono state condivise dal Consigliere Giorgio Posti (DS) “che -ha detto- riduce le spese tenendo ferme le entrate tributarie e mantenendo alta la qualità dei servizi erogati. Buone anche le scelte operate da questa amministrazione su università, multiutility, distretto tecnologico, promozione e sviluppo, cultura.

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