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Il ritorno di Tomassini fra brindisi (pochi) e malumori (molti)
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Si è conclusa a tarda notte la riunione della coalizione del centrosinistra di Todi convocata ieri, dopo il Consiglio comunale, all’Hotel Villaluisa per discutere del programma elettorale. Oltre ai progetti e alle idee per governare la città, però, fra i partecipanti ha tenuto banco anche (o forse soprattutto) la formazione delle liste per il Consiglio comunale. Le presenze e le assenze alla riunione sono da interpretare come significative di una tensione, in particolar modo in casa diessina, ancora piuttosto alta. Non tutti, infatti, sembrano propensi a brindare al ritorno del “figliol prodigo” Enzo Tomassini. Anzi, c’è chi avrebbe chiesto chiarimenti circa l’accordo e le assicurazioni che gli sarebbero state fatte per farlo desistere dai suoi propositi secessionisti. La notizia, riportata in anteprima sul nostro sito, era già ieri pomeriggio di dominio pubblico fra i presenti in Consiglio comunale. Oggi c’è addirittura chi parla di un “sopralluogo” del futuro assessore in vista dell’eventuale prossima presa di possesso. Come detto, vi sono diversi esponenti del partito che, a voce più o meno alta, sollecitano chiarezza e trasparenza; altri avanzano a loro volta, più o meno sommessamente, qualche altra pretesa. Voci accredidate danno conferma che di tale malessere vorrebbero approfittare, portando gli “amareggiati” nelle loro liste, sia partiti interni al centrosinistra che il movimento civico facente capo a Maurizio Giannini. Il faticoso lavoro di mediazione e di ricucitura sembra gravare tutto sulle spalle del coordinatore Paolo Ferracchiati e di Getulio Petrini, ai quali va dato il merito di essere riusciti a ricomporre un quadro fino a poche settimane fa incredibilmente frastagliato, ma che sono ora chiamati ad un ultimo decisivo sforzo.

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