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Alcuni commenti su "E.T. è tornato a casa"

L’articolo “E.T. è tornato a casa” ha fatto rumore. Molto rumore. L’eco è arrivato lontano e c’è chi non l’ha presa bene. Per qualcuno che si è arrabbiato, però, ce ne sono molti di più che hanno apprezzato e hanno intasato la casella di posta elettronica. In verità avevamo previsto di aprire, proprio con questo pezzo, i “commenti” (tecnicamente siamo infatti in grado di farlo). Per fortuna non ci siamo azzardati, visto che a fianco a reazioni simpatiche, gustose e originali, in linea con la sdrammatizzazione che abbiamo fatto della vicenda (non pretenderete mica di prenderla sul serio?!), ve ne sono state altre assai pesanti. Non è male allora ripetere che:
a) almeno per noi una cosa sono le valutazioni politiche e un’altra gli apprezzamenti in ordine alla vita personale e familiare di ciascuno;
b) il giornale non pende da nessuna parte, pubblichiamo le notizie che ci arrivano, che troviamo, che cerchiamo, che riteniamo utili possano interessare i lettori: quasi venti anni di pubblicazione sono lì a testimoniare un’indipendenza di cui siamo fieri e rispetto alla quale siamo comunque impegnati, con fatica fisica e intellettuale, a dare ogni giorno ulteriore prova.
Detto di questo argomento – sul quale torneremo per toglierci qualche “sassolino” – ecco una selezione del materiale giunto in redazione riguardo alla “conclusione” della vicenda E.T.
La mela e la carota…
“Se la telenovela è finita veramente, e vista la simpatica ricostruzione romanzata con grande ironia, spero di contribuire all’avvincente dibattito con una domanda, ironica anch’essa perchè ogni tanto è necessario scherzarci sopra: Chi sarà il vitello grasso da sacrificare per festeggiare il ritorno del figliol prodigo? E soprattutto gli è stato detto che nel rituale è compresa una mela in bocca, ma anche una carota….altrove?”
A proposito di film
“Visto che siamo in tema film e affini oltre a E.T, “Tutti a a casa” e “Stanno tutti bene..” vorrei segnalare lo sceneggiato Rai …E non se ne vogliono andare, dove il regista Giorgio Capitani descrive con sensibilità il complesso rapporto tra genitori e figli. I primi nel ruolo di protettori del “nido”, ma desiderosi di ritrovare una propria libertà; i secondi, “incapaci” di crescere e andarsene di casa, dove riversano tutti i loro problemi. Lo sceneggiato avrà un seguito l’anno successivo con E se poi se ne vanno….di cui non si ha traccia.
Neanche il compagno Antonini
Ogni cittadino è libero di fare e dire ciò che vuole, ma nel caso di E.T. vi prego di riflettere su un dato: ha contemporaneamente ricoperto per lunghi anni la carica di segretario di sezione, di consigliere comunale e di assessore alla Comunità Montana. Per merito (o demerito) dei Ds e non certo solo suoi. Nessun altro esponente dei Ds ha ricoperto contemporaneamente tre incarichi, neanche ai tempi del compianto compagno Vittorio Antonini!

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