Varie agenzie formative inserite nel sistema di accreditamento regionale (fra cui lo stesso Comune), una forte attenzione verso gli strumenti di politiche attive del lavoro (vedi il progetto Palma), ampio ricorso alle opportunità di aggiornamento aziendale ed individuale (tramite i voucher) e progetti di professionalizzazione innovativi (tipo quello di esperto in architettura bioclimatica).
Marsciano, ormai da qualche anno, è dal punto di vista dell’offerta formativa un polo di primo livello nel contesto umbro, tanto che l’Amministrazione municipale sta adoperandosi per dare vita, attraverso la ristrutturazione della ex Casa del Ragazzo, ad una vera e propria cittadella dei servizi della formazione e del lavoro.
Tra le esperienze di particolare rilievo rientra anche “Dalla lingua dei segni alle nuove tecnologie: comunicare e lavorare in rete senza barriere”, un percorso riservato a sordomuti caratterizzato da un approccio finalizzato alla piena integrazione e emancipazione delle persone affette da tale disabilità. Svoltosi una prima volta tra il 2004 e il 2005, il progetto è stato riproposto sulla scia dei positivi riscontri ottenuti e, proprio nelle prossime settimane, ci sarà la conclusione della sua seconda edizione, voluta anche stavolta da Regione, Provincia di Perugia e Ministero del lavoro con il finanziamento del Fondo sociale europeo a valere sulla misura riservata alle persone svantaggiate.
Il corso, tenuto dalla Giove In Formatica in collaborazione con l’Ente nazionale sordomuti, si fonda sul presupposto che il computer permette agli audiolesi di sfruttare al meglio le capacità sensoriali integre per relazionarsi e lavorare, abbattendo ciò che altrimenti potrebbe rappresentare un ostacolo all’inserimento occupazionale e, in ogni caso, limitare la loro piena partecipazione alla vita sociale. Durata (300 ore), strutturazione (aula, Fad, stage) e didattica (con la presenza di interpreti labiali e della lingua dei segni) sono state pensate per innalzare il livello dei risultati attesi ed assicurare il trasferimento di una solida professionalità nel campo delle nuove tecnologie informatiche.
L’iniziativa formativa ha voluto essere fin dall’inizio un intervento pilota in quanto a sensibilità e valenza rispetto ai temi della diversità, perseguendo anche una possibile trasferibilità delle buone pratiche messe in atto (nella sola Umbria i sordomuti sono circa seicento). “Quella di Marsciano – sottolinea Giuliano Granocchia, assessore provinciale all’istruzione, formazione e lavoro – è un’azione che dà concretezza ad un’efficace ed incisiva politica per l’inclusione sociale e che è parte di un più organico e vasto progetto con il quale le istituzioni sono impegnate nell’inserimento dei disabili nella società”.
- Redazione
- 23 Aprile 2007
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