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Il lieve declino cognitivo può curarsi con un bicchiere al dì
wine

E’ emerso che, mentre il consumo moderato di alcolici non sembra avere significativo potere protettivo contro la demenza nei soggetti sani, per coloro che erano affetti da lieve declino cognitivo, cioé proprio il gruppo più a rischio di ammalarsi, un bicchiere di vino al dì è risultato molto protettivo. Pubblicato sulla rivista Neurology, lo studio ha coinvolto anziani tra i 65 e gli 84 anni, che in parte presentavano una lieve forma di declino cognitivo, condizione associata al rischio di ammalarsi di demenza senile.
Infatti mentre ogni anno circa il 14% dei soggetti non bevitori passava dal lieve declino alla demenza solo tre su 100 ogni anno si ammalavano tra quelli con un consumo moderato di vino . Il che equivale a dire che il loro rischio è ridotto dell’85% rispetto ai non bevitori. “Pensiamo che il vino, grazie al suo contenuto in antiossidanti già dimostratosi capace di difendere la salute cardiovascolare, offra una protezione da malattie cerebrovascolari . Bevuto con moderazione, il vino può rallentare la progressione verso la demenza senile di soggetti a rischio A riferirlo in un’intervista all’ANSA è stato Vincenzo Solfrizzi della Sezione di Geriatria dell’Università di Bari che insieme a Francesco Panza ha eseguito uno studio multicentrico nell’ambito di ‘ILSA’ (Italian Longitudinal Study on Aging – studio longitudinale italiano sull’invecchiamento), promosso dal CNR e gestito da Emanuele Scafato dell’Istituto Superiore di Sanità.

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