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L'assetto definitivo del massimo consesso civico, i nomi e i volti dei componenti, l'appartenza politica e la provenienza dalle varie zone del territorio

L’avvocato Antonino Ruggiano è il nuovo sindaco di Todi. A questo punto il Consiglio comunale acquisisce una fisionomia definitiva, con un rapporto di forza di 11 consiglieri per il centrosinistra e 9 per il centrodestra (almeno questo in base all’appartenza alle liste), più ovviamente il primo cittadino.
Ecco la composizione del massimo consesso civico.
Centrodestra: Antonio Serafini, Stefano Marchetti, Stefano Gimignani, Claudio Ranchicchio (Alleanza Nazionale), Moreno Primieri, Simone Martorelli, Renzo Boschi (Forza Italia), Mario Epifani (Fiamma Tricolore) e Claudio Serafini (Udc).

Centrosinistra: Stefano Cappelletti, Rita Petrazzoli, Carlo Rossini, Mauro Giorgi, Pierluigi Contessa, Romina Perni, Mauro Isacco (L’Ulivo), Floriano Pizzichini, Fabrizio Maria Alvi (Sdi-Repubblicani-Udeur), Andrea Caprini (Rifondazione comunista) e Alessandro Servoli (candidato sindaco).

Il volto del Consiglio comunale consente di tracciare anche una particolare geografia politica del territorio , andando a vedere quali zone e frazioni hanno conquistato un loro rappresentante in municipio. Questo perchè se, come si usa dire, il “sindaco è di tutti”, è invece evidente che spesso le candidature consiliari rispondono a logiche localiste.
Secondo tale principio abbiamo individuato i proto-sindaci, ovvero i consiglieri che, al di là delle liste nelle quali erano inseriti, possono essere ora individuati come espressione di una determinata località (anche se la loro elezione è il frutto di consensi raccolti pure altrove, in alcuni casi in modo diffuso).
Il centro cittadino, ad esempio, potrà riconoscersi in Rita Petrazzoli, Andrea Caprini, Mauro Isacco, Fabrizio Alvi, Mario Epifani e Claudio Ranchicchio). Il quartiere di Cappuccini avrà i suoi alfieri in Moreno Primieri, Stefano Marchetti, Stefano Cappelletti e Romina Perni. La frazione di Pantalla potrà contare su Pierluigi Contessa e Claudio Serafini; Ponterio-Pian di Porto su Mauro Giorgi; Camerata su Stefano Gimignani; Collevalenza su Antonio Serafini; Pian di San Martino su Renzo Boschi e Floriano Pizzichini; Vasciano su Carlo Rossini; Canonica-Quadro su Simone Martorelli. Un quadro, quello appena descritto, non completo, visto che al momento della formazione della Giunta e della coptazione nell’esecutivo di alcuni degli eletti vi sarà uno scorrimento che porterà al loro posto nell’aula del massimo consesso civico altri consiglieri.
Due parole anche sui campioni assoluti di preferenze: al primo posto, con 274 voti personali, c’è Moreno Primieri (Forza Italia), seguito da Stefano Cappelletti (258) e da Rita Petrazzoli (244), entrambi dei Ds. A ridosso del podio compaiono l’azzurro Simone Martorelli (184), il socialista Floriano Pizzichini e l’esponente della Fiamma Tricolore Mario Epifani (appaiati a 171 preferenze) e, subito dietro per una manciata di voti, i due Serafini, Antonio e Claudio, rispettivamente di An e Udc. In senso inverso fanno parlare alcune mancate riconferme, come quella degli assessori Marta Cardoni (Rifondazione) ed Emidio Costanzi (socialisti); dei consiglieri uscenti Sabrina Austeri (Ds), Giancarlo Castrini (socialisti) e Ottavio Nulli Pero (Forza Italia), ma anche del capolista dell’Ulivo Getulio Petrini (Ds).

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