100 anni di vita non sono pochi ed è anche un fatto eccezionale che organizzazioni, basate solo sul volontariato e lo spirito civico, sopravvivano così dopo tanti anni. Le Pro Loco dell’Umbria festeggeranno 100 anni di vita il prossimo 7 luglio a Cascia. La città di Santa Rita si trasformerà per l’occasione in un grande palcoscenico, che vedrà in scena tradizioni, cultura, prodotti tipici, intrattenimenti musicali ed enogastronomici; sarà un momento nel quale verrà promossa l’attività che quotidianamente svolgono le migliaia di volontari delle 270 Pro Loco umbre. La mattinata si aprirà con il convegno «100 anni di Pro Loco dell’Umbria» e con una cerimonia, nella quale saranno assegnati vari riconoscimenti. Nel centro storico di Cascia saranno invece esposte le attività di un centennale di cultura, eventi e tradizioni, a testimonianza delle origini, della storia e dell’amore verso il territorio. Non mancheranno quindi esibizioni musicali e folcloristiche. Alla presentazione hanno partecipato, fra gli altri, il presidente regionale delle Pro Loco, Euri Aristide Matteucci, l’assessore provinciale Sauro Cristofani, e il presidente della Confcommercio perugina, Giorgio Mencaroni. Da quest’ultima associazione è, peraltro venuto, un distinguo basato solo un aspetto delle attività delle pro loco: le sagre, che però sono la fonte principale delle risorse di cui queste hanno bisogno per sopravvivere e sono l’occasione di quella aggregazione sociale che dovrebbe essere in cima alle scale di priorità, perché si rivolge a vantaggio di tutti, ristoratori compresi e la cui insufficienza è, invece, fonte di tanti guai. Dice la Confcommercio “Questo non è un attacco alle sagre. Noi siamo per le sagre di qualità. Per le sagre che valorizzano i prodotti del territorio e l’immagine della regione. Non siamo per le sagre ridotte invece a solo business, veri e propri ristoranti all’aperto, gestiti da persone tra l’altro non qualificate, che fanno concorrenza sleale alle imprese del settore ristorativo in virtù dei privilegi e delle agevolazioni di cui godono.
Per questo proponiamo di istituire, con legge regionale, un albo delle sagre meritevoli. Un marchio di garanzia insomma, per dare il giusto riconoscimento a quegli eventi che promuovono davvero l’Umbria”. Confcommercio chiede interventi concreti ed urgenti per una modifica sostanziale dell’attuale legge, la n. 46 del 10 dicembre 1998, che definisce i criteri per il rilascio da parte dei Comuni delle autorizzazioni per lo svolgimento delle sagre. E sostiene che tutti i privilegi di cui beneficiano le sagre si giustificano solo nel caso in cui promuovano il territorio, i prodotti tipici, la cultura e le tradizioni del luogo o comunque se i ricavi vengono poi reinvestiti a vantaggio della collettività.
- Redazione
- 30 Giugno 2007
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