La caccia al dentifricio falso, che fino ad ora è stato rintracciato tutto intorno all’Umbria, continua. I sequestri, di dentifrici Colgate contraffatti, da parte dei carabinieri dei Nas sono stati effettuati in 27 province italiane, per un totale di quasi 20 mila confezioni. I risultati sulla eventuale tossicità saranno disponibili i primi giorni della prossima settimana. Intanto la Colgate si è preoccupata di segnalarne la bassa tossicità. Che il rischio per la salute pubblica derivante dall’eventuale utilizzo di dentifrici contraffatti sarebbe «modesto» nel caso in cui dovesse essere accertata la presenza di dietilenglicolo (un solvente chimico) nelle confezioni sequestrate, lo ha affermarlo anche il farmacologo (tuderte d’adozione) Silvio Garattini.Il consiglio ai cittadini quindi – ha concluso il farmacologo – è “di comprare tali prodotti solo in luoghi di fiducia, stando attenti alle etichette di provenienza”.
Poche le indicazioni per riconoscere il falso. L’unica cosa che sembra certa, è che sul tubo di dentifricio non appare in alcun luogo una qualsiasi scritta in italiano, neppure nell’elencazione dei componenti chimici del prodotto. I Carabinieri dei Nas del Ministero della Salute – sottolinea il ministero in una nota – hanno provveduto a sequestrare in via amministrativa quasi 20 mila confezioni di dentifricio a marchio Colgate, di cui si sospetta una possibile contraffazione, in 53 esercizi commerciali di vario genere in diverse località italiane nelle province di: Aosta, Brescia, Sondrio, Cremona, Mantova, Genova, Milano, Varese, Padova, Torino, Trento, Treviso, Bologna, Firenze, Prato, Latina, Livorno, Parma, Reggio Emilia, Chieti, Roma, Sassari, Rieti, Bari, Reggio Calabria, Cosenza.
- Redazione
- 8 Luglio 2007
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