“Gobba in vista anche per le pensioni dei deputati”. Forse anche lì dovrà cominciarsi a parlare di “scalone”.
Le previsioni di spesa nel bilancio della Camera dei deputati italiana mostrano che le spese per i deputati in carica e quella per le pensioni ai deputati cessati si stanno avvicinando rapidamente. Crescono le spese per i deputati in carica (169.180.000, +1,54%), ma per quelli in pensione l’incremento è molto superiore (132.450.000, +2,72%) tale da portare a breve al “sorpasso”. Per il 2007 a Montecitorio si prevede di spendere, complessivamente 1.053,5 milioni di euro. Mediamente quindi per l’attività annuale di ciascuno dei 630 deputati eletti, compreso il peso dei loro predecessori, occorrono 1milione e 672mila euro.
Le somme che vanno direttamente a favore dei deputati, attuali e passati, e dei gruppi parlamentari sono ovviamente molto inferiori: complessivamente 337milioni e 665mila euro ( a testa circa 536mila euro). Un terzo della spesa è per i politici e due terzi per la struttura di supporto. La Camera ha deciso di contenere la dotazione richiesta al di sotto dell’andamento del Pil nominale come indicato nel Dpef, tagliandola di 23,9 milioni rispetto a quella originaria. Rispetto alle previsioni definitive per il 2006, nel 2007, per il personale in servizio occorreranno 266.915.000 (+3,68%, determinata dalle nuove assunzioni in vista), per quello in pensione 167.495.000 (+3,85%). 181.000.000 serviranno per l’acquisto di beni e servizi (+3,1%), 36.035.000 sono destinati ai trasferimenti (la crescita più alta, +4,04%, determinata anche dall’aumento del numero dei gruppi parlamentari). 1.775.000 euro andranno per incrementare il patrimonio artistico e bibliotecario (+2,31) e 17.880.000 e 11.975.000 rispettivamente per l’acquisto di beni immobiliari e beni durevoli.
Nel 2006 la Camera dei deputati era costata 980,3 milioni di euro. Per il 2007, il tasso di crescita della spesa previsto è pari al 2,94%: inferiore al 2,99 del 2005.
- Redazione
- 8 Luglio 2007
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