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Il capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio comunale, Stefano Marchetti, cita la relazione dei revisori dei conti ed invita il centrosinistra ad approfittare dell'estate per "prendere ripetizioni di aritmetica"
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A Todi, come ampiamente previsto, è il bilancio comunale a portare in trincea per il primo duro scontro la nuova Amministrazione contro chi l’ha preceduta. Alcune negative valutazioni del sindaco Ruggiano sui conti dell’ente, infatti, hanno suscitato le immediate reazioni del centrosinistra, a cui risponde oggi il capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio comunale Stefano Marchetti. Lo fa usando prima l’ironia e poi affidandosi ad alcuni passaggi della relazione dei revisori dei conti.
“Sono rimasto affascinato – scrive Marchetti – dalla dialettica politica della coalizione di centrosinistra. Chiaramente di fronte a tanto acume e a tale capacità d’analisi non si può che rimanere senza parole e un uomo semplice come me non può che fare tanto di cappello a questi fini politici. Quello che non mi convince molto è però l’interpretazione data ai numeri, cioè di come viene letto il bilancio comunale.
Sono andato a cercare questo “avanzo di amministrazione” di 500 mila euro citato nei due comunicati stampa: in realtà nel Conto economico 2006 ci sarebbe pure un avanzo di 489.845 euro, peccato che a questo vadano poi detratte le spese per interessi passivi pari a 295.251 euro e altri oneri vari per 2.700 euro circa, fatto sta che in fondo alla pagina l’avanzo si è ridotto a meno di 192 mila euro (che equivale al 3,5% delle spese per il personale dell’anno)”.
Quanto all’affermazione del centrosinistra che “i numeri dicono non solo che il bilancio del Comune è “tecnicamente” corretto ma anche che i conti sono in ordine ed il bilancio è sano finanziariamente”, il capogruppo di Alleanza Nazionale spiega di essere andato a dare un’occhiata alla relazione dei revisori  e “quello che ho letto alla fine non mi ha trasmesso la stesse sensazioni positive che mi aveva dato il comunicato del centrosinistra”. Stefano Marchetti riporta a questo punto integralmente le conclusioni dei Revisori: “Il Collegio, come già rilevato, evidenzia che l’ente per l’anno 2006 non ha rispettato i limiti di spesa stabiliti dall’art. 1, commi da 140 a 147 della legge n. 266 del 23/12/2005,avendo registrato risultati, sia in termini di spese correnti (competenze a cassa), sia in termini di spese in conto capitale (competenza) non in linea rispetto agli obbiettivi programmatici. D’altro canto le sanzioni disposte dall’art. 1 comma 33, della legge n. 311 del 30/12/2004 per gli enti locali che non avessero rispettato gli obbiettivi del patto di stabilità interno per l’anno 2006 sono state eliminate attraverso le modifiche introdotte dall’art. 1, comma 701 della L. 27/12/2006 n. 296 e dall’ art. 6 comma 8-sexies in sede di conversione del D.L. 28/12/2006 . 300 (L. 26/2/2007 n. 17). Tenuto conto di tutto quanto esposto, rilevato e proposto si attesta la corrispondenza del rendiconto dell’esercizio finanziario 2006”.
Il capogruppo di An conclude tornando al sarcasmo iniziale: “Cari signori, per me siete maestri di vita e di politica, però mi permetto di darvi un consiglio: questa estate frequentate un corso di recupero, non dico di ragioneria e/o economia e nemmeno di matematica, ma almeno uno di aritmetica! Sì perchè anche a Todi, ogni tanto due più due faccia ancora quattro e che 4.533 a 6.413 voti, (vedi l’11 giugno scorso) non fanno una mezza vittoria ma una sonora sconfitta”.

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