Il Todi Arte Festival 2007 va ad iniziare. In città, soprattutto in piazza, dove è stato montato il palco principale e dove i tecnici sono già da alcuni giorni al lavoro, si respirava già da qualche giorno il clima giusto, complice anche una discreta presenza di turisti, soprattutto stranieri. Atmosfera un po’ più carica di tensione nel quartiere generale dell’organizzazione, allestito anche quest’anno presso il Fonte Cesia, con i più stretti collaboratori e collaboratrici di Simona Marchini al lavoro per definire gli ultimi dettagli in vista dell’inaugurazione di stasera.
Ancora una volta, quindi, il “miracolo” artistico si ripete. Miracolo che in questa settima edizione ha scelto come tema l’innocenza, “intesa come luogo dell’anima che guarda il mondo con occhi stupiti e senza pregiudizi”. Innocenza che alcuni degli appuntamenti in programma toccano palesemente, proprio a partire dalla mostra di Hidetoshi Nagasawa, che verrà inaugurata alle ore 18 presso il monastero delle Lucrezie e che si avvale della collaborazione del centro per l’arte contemporanea “La Nuova Pesa” (l’esposizione è caratterizzata da sei pannelli in rame e ottone e da due recenti disegni di grande formato composti ciascuno da nove fogli). Innocenza che fa da sfondo anche allo spettacolo inaugurale, “Storia di una capinera”, dedicato dalla Marchini, protagonista sul palco accompagnata al pianoforte da Paolo Restani, alle “donne del mondo private del loro diritto alla vita, offese nella loro dignità di persona”.
Da stasera, a Todi, è tempo di festival. Un festival che come redazione de “iltamtam” siamo intenzionati a seguire aprendo una finestra quotidiana all’interno del portale per raccontare con articoli, interviste, foto e filmati di dieci giorni di eventi culturali.
- Gilberto Santucci
- 12 Luglio 2007
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