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Il laboratorio artistico ha dato vita a Todi alla mostra "Semel", frutto di una serie di ricerche che ruotano intorno al tema dell'immagine

Lo scorso fine settimana la suggestiva cornice dell’ex-Convento delle Lucrezie a Todi ha fatto da cornice a “La Fabbrica dei Folli”, laboratorio artistico composto da Manuela Battistini, Marcella Fabbri, Monia Pambuffetti e Giuseppe Rellini, e alla mostra “Semel”.
L’evento, curato dal critico Paolo Nardon, ha visto la proiezione in prima assoluta del video d’artista “Semel” che, attraverso una carrellata di personaggi astratti e simbolici, ha offerto una riflessione sull’arte e sull’immagine intesa come categoria astrattiva ed espressiva dell’arte stessa. Il video – ci dicono gli artisti – “è il frutto di una serie di ricerche che ruotano intorno al tema dell’immagine e dell’alterità, un percorso nel mondo della visione, delle entità e dei principi astratti che costituiscono il presupposto concettuale dell’immagine”. Per questo, i protagonisti di SEMEL non sono personaggi di scena, non vivono storie, ma incarnano figure di pensiero, sistemi logici e linguaggi astrattivi che guidano lo spettatore in una sorta di viaggio sciamanico nel mondo dell’alterità e dell’immagine.
Tutto ciò che riguarda il video è stato prodotto dagli eclettici artisti de “La fabbrica dei folli”: riprese, montaggio, testi, musiche, costumi e scenografie. La proiezione è stata accompagnata dall’esposizione fotografica di una selezione di frame estrapolati dal video e da un originale buffet artistico (eat-art, fotografie commestibili, degustazione di vini). La mostra si è chiusa a domenica 8 luglio.

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