A ciascuno il suo. Un ulteriore esempio di quanto sia difficile coniugare, in Umbria, le prediche, sul troppo elevato costo della politica, con la realtà. Anche la Provincia di Perugia deve avere il proprio difensore civico, visto che si è dimostrato impossibile averne uno in comunione col Comune di Perugia.
A chiederlo è Ivo Fagiolari,il capogruppo azzurro in Consiglio provinciale firmatario di una lettera inviata al Presidente della Provincia con cui mette nero su bianco tale istanza. “Il Consiglio Provinciale di Perugia ha approvato già da diversi anni il regolamento per la istituzione del difensore civico – afferma il consigliere nella missiva – Purtroppo, nonostante interrogazioni, mozioni ed un ordine del giorno approvato unitariamente dal Consiglio provinciale, non si è provveduto ad avviare la procedura per la sua istituzione”.
Fagiolari ricorda, inoltre, come in un passaggio consiliare, “il Presidente comunicò che era intenzione della Giunta Provinciale verificare la possibilità di istituire la figura del difensore civico in sinergia con il Comune di Perugia, anche per contenere i costi e rispondere ad una esigenza ampia dei cittadini”. Ad oggi “mi risulta che il Comune di Perugia abbia in corso la procedura per individuare il soggetto che possa avere i requisiti per ricoprire e svolgere questa importante funzione. Se così stanno le cose le chiedo se è ancora valido il percorso individuato al momento della approvazione unitaria dell’ordine del giorno. Se siano in corso contatti, confronti ed azioni con il Comune di Perugia per la costituzione unitaria dell’ufficio del difensore civico. Se così non fosse ci dovrà chiarire al più presto, dal momento che è all’ordine del giorno del Consiglio una nuova istanza del sottoscritto e del collega Luigi Andreani, per conoscere i motivi per i quali si sono persi circa cinque anni di tempo in attesa di raccordarsi con il Comune di Perugia mentre lo stesso sembra che vada avanti per i fatti suoi”.
- Redazione
- 21 Luglio 2007
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