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Nessun comune della zona è stato ritenuto meritevole della "bandiera arancione", certificazione turistico-ambientale assegnata soltanto a nove località dell'Umbria

Sarà stato forse per una insufficiente informazione o per una sottovalutazione della iniziativa. Sta di fatto che tra i comuni umbri che hanno ricevuto la bandiera arancione del Touring Club Italiano non ce ne sono della media valle del Tevere.
Sono nove i comuni umbri (Bevagna, Città della Pieve, Montefalco, Montone, Norcia, Panicale, Spello, Trevi e Vallo di Nera) che si fregeranno (primi in Umbria) dell marchio di certificazione turistico-ambientale che il Touring riconosce alle piccole località dell’entroterra (con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti) che hanno dimostrato di saper conservare, valorizzare e promuovere il proprio patrimonio storico, culturale e ambientale e che offrono al turista un’accoglienza di qualità.
Valorizzazione del patrimonio culturale, tutela dell’ambiente, cultura dell’ospitalità, completezza dei servizi di informazione, accessibilità alle località, mezzi di trasporto e di mobilità interna, qualità della ricettività e della ristorazione, offerta di produzioni agroalimentari e artigianali tipiche sono alcuni degli elementi chiave per ottenere il marchio, secondo il “Modello di Analisi Territoriale” (M.A.T.) messo a punto dal “Touring Club”.
In Umbria ci sono altri 68 comuni con meno di 15 mila abitanti che potenzialmente potrebbero fregiarsi del marchio di eccellenza della “Bandiera Arancione”. Per loro è a disposizione un piano di miglioramento, elaborato dal Touring, per adeguarsi agli standard richiesti.
Il marchio, che ha la durata di due anni ed è subordinato al mantenimento dei requisiti, consente l’entrata nel “network” delle “Bandiere Arancioni”  e prevede “importanti occasioni di visibilità, attraverso la numerosa pubblicistica, i molti altri canali di comunicazione Touring, le iniziative e gli strumenti di promozione creati ‘ad hoc’ per le località certificate.
Ideata nel 1998 dal Touring assieme alla Regione Liguria, la “Bandiera Arancione” si giova dal 2001 del patrocinio dell’Enit (Ente Nazionale per il Turismo) e del riconoscimento da parte dell’Organizzazione Mondiale del Turismo “quale unica esperienza italiana di successo nel campo del turismo sostenibile”.
Con quelli umbri, salgono a 142 i comuni “arancioni” in Italia, distribuiti in 17 regioni, con la più grande concentrazione in Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Liguria, Marche.
I nove comuni dell’Umbria si aggiungono a realtà importanti come Marostica, Busseto e Castrocaro, Bagno di Romagna, Gradara e S. Leo, Anghiari, Certaldo, Cetona, Collodi, Massa Marittima, Montalcino, Montepulciano, Pienza, San Gimignano, Volterra e Vinci, Tuscania e Bolsena.

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